

I Buoni di Servizio sono titoli di spesa rilasciati dall’Amministrazione provinciale, finanziati nell’ambito del Programma Fondo sociale europeo plus (FSE+) 2021-2027 con il cofinanziamento dell’UE (40%), dello Stato italiano (42%) e della Provincia autonoma di Trento (18%) per favorire la conciliazione tra esigenze di cura familiare e di lavoro o formazione/riqualificazione finalizzata alla ricerca attiva del lavoro.
Lo standard Family Audit è uno strumento di management e di gestione delle risorse umane a disposizione delle organizzazioni pubbliche e private che su base volontaria intendono certificare il proprio impegno per l’adozione di misure volte a favorire il bilanciamento degli impegni vita e lavoro dei propri occupati.
A.E.R.A.T. è una società cooperativa che nasce a Trento nel 1980 e fin dalla sua costituzione gestisce le colonie climatiche marine di proprietà della Provincia autonoma di Trento a Cesenatico.
La Consigliera/ il Consigliere di Parità è la figura istituzionale, incardinata presso il Consiglio Provinciale, preposta ad intervenire in modo specifico sulle tematiche delle Pari Opportunità tra uomo e donna nel mondo del lavoro.
La Provincia autonoma di Trento può concedere contributi ad enti, associazioni e soggetti senza scopo di lucro, che realizzano e offrono alle famiglie attività estive rivolte ai figli come strumento per promuovere la formazione dei giovani e per accrescere il benessere e lo sviluppo della persona.
Estate Family è la raccolta delle attività estive rivolte a bambini e ragazzi, promosse da Enti e Organizzazioni pubbliche e private del territorio: Associazioni, Cooperative, Comuni, Parrocchie, Società Sportive, Musei, Biblioteche, APT, Scuole, Fattorie didattiche promossa dalla Provincia autonoma di Trento, attraverso l'Agenzia per la coesione sociale, grazie alla collaborazione delle Organizzazioni del territorio.
L’intervento incentiva, la concessione di contributi a progetti che, attraverso accordi sindacali, abbiano il concreto scopo di favorire la conciliazione vita-lavoro e di promuovere la valorizzazione del genere femminile nell’ambito lavorativo.
La riduzione dello sbilanciamento del carico di cura dei figli, che solitamente grava sulla componente femminile, può avvenire attraverso una più ampia diffusione dell’utilizzo del congedo parentale da parte dei papà. In tal senso, Agenzia del Lavoro deve proseguire nell’offrire un incentivo economico nei confronti dei padri che condividono i carichi di cura con la madre.
Agenzia del lavoro sostiene il finanziamento di progetti di sostituzione, parziale o totale, delle imprenditrici e delle lavoratrici autonome per motivi legati alla gravidanza, nonché per necessità conciliative nei confronti di figli di età inferiore ai 12 anni.