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Alloggi a canone moderato per genitori separati

A Serravalle appartamenti Itea per una delle categorie a rischio povertà: sono i padri separati.

ono da tempo una delle categorie più a rischio povertà, tanto che il sistema del welfare inizia a occuparsi di loro: sono i padri separati, stretti tra crisi e oneri legati al nuovo status. Ad essi ha pensato l’assessorato all’Edilizia Pubblica e Agevolata della Comunità della Vallagarina : proprio lo status di genitore separato avrà un peso nella definizione delle graduatorie per l’accesso a parte degli alloggi a canone moderato dell’Itea a Serravalle di Ala.
Padri separati: uno dei fenomeni sociali più rilevanti degli ultimi anni, soprattutto da quando la crisi economica ha cominciato ad erodere il potere d’acquisto degli stipendi. Una realtà ormai consolidata nella società (tanto che Verdone ci ha incentrato la sua ultima commedia), un allarme che la politica ha smesso di ignorare.
Anche in risposta alla condizione di quei <<nuovi poteri>> che, magari pur con un buon posto di lavoro, obbligati a lasciare la casa dove vivevano con moglie e figli però potendo pagare mutuo ed alimenti, sono impossibilitati a sostenere un affitto a prezzo di mercato, il bando che l’assessore all’Agenzia Pubblica e Agevolata della Comunità della Vallagarina pubblicherà l’otto marzo prossimo.
In ballo l’assegnazione di 14 alloggi a <<canone moderato>>. <<Tra i valori parametri di calcolo per stilare la graduatoria degli aventi diritto – spiega l’assessore competente Claudio Soini –, oltre al reddito e all’“anzianità” della residenza in Trentino (minimo tre anni, ndr), c’è anche la condizione di padre separato>>.
I 14 alloggi da un minimo di 38 metri quadrati ad un massimo di 93 e fanno parte del <<pacchetto>> di 23 appartamenti Itea di ultima costruzione a Serravalle di Ala. Degli ulteriori nove alloggi, otto saranno assegnati col classico canone sociale (già individuate le famiglie assegnatarie), mentre uno sarà messo a disposizione del Comune di Ala, per allestirvi un ambulatorio medico.
I restanti 14 saranno, per appunto, a disposizione di quei nuclei familiari non abbastanza “poveri” per accedere ai canoni sociali classici ma comunque non in grado di affrontare i prezzi di mercato privato (calcolo Icef: da 0,18 a 0,39, quando il massimo per accedere al canone sociale è 0,23). <<La portata del bando abbraccia tutto il territorio della Comunità – sottolinea Soini – in linea con il nuovo regolamento di edilizia pubblica abitativa, che sancisce l’esclusione dalle liste d’attesa per cinque anni per chi rifiuta un alloggio situato entro 15 chilometri dal Comune indicato come preferenza>>. Abitare in uno di questi 14 appartamenti costerà a seconda della metratura, da un minino di 153 ad un massimo di 392, circa il 30% in meno rispetto ai prezzi di mercato. <<Tutti gli alloggi, distribuiti su quattro nuove palazzine di cui due in legno, sono certificati “casa clima B” – spiega Soini – e dispongono di pannelli solari>>.

Fonte: l'Adige

Data di pubblicazione
08/03/2012
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Pubblicato il: Giovedì, 08 Marzo 2012 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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