

Ha aperto a Trento il primo negozio alimentare senza glutine della nostra provincia. Non poche persone affette da celiache hanno partecipato con i loro familiari all'inaugurazione del «Semper Bon», al civico 67 di via S. Martino, in largo Nazario Sauro, dove hanno potuto assaggiare i prodotti e le pietanze offerte dal nuovo punto vendita. Merito di Cesare Rizzi, il titolare, originario di Campitello di Fassa («Semper Bon» è ladino), che dopo aver lavorato prima nella Croce Bianca Rotaliana, di cui è ancora volontario, e poi per una ditta specializzata nel settore dell'aceto di mele a Priò in val di Non, ha deciso di scommettere sul mercato oggi in crescita del gluten free.
Da dov'è nata l'idea? «Durante le operazioni di soccorso con la Croce Bianca - racconta Rizzi - mi sono imbattuto in molte persone celiache e ho capito quanto sia importante per la loro dieta potersi procurare facilmente alimenti senza glutine. Per cui mi sono informato sui prodotti di questo tipo trovando alcune ditte trentine interessate alla distribuzione sia trentine (ad esempio a Pinè e in val Rendena) che da fuori provincia». La linea degli alimenti per celiaci va dal pane alla pasta, dal prosciutto ai dolci, dalla pizza ai sughi per condimenti fino alla birra senza glutine. Il momento scelto per l'apertura del Semper Bon è particolarmente propizio, perché il 20 aprile la giunta provinciale approverà una delibera proposta dall'assessore alla sanità Ugo Rossi - presente all'inaugurazione del negozio - contenente il regolamento di attuazione della legge provinciale 8. Il dispositivo consentirà già nei prossimi mesi alle persone cui è stata diagnosticata la celiachia di spendere in qualunque punto vendita alimentare il contributo riservato loro dalla Provincia per approvvigionarsi di prodotti senza glutine. Oggi i celiaci certificati devono rivolgersi per questo solo alle farmacie convenzionate con l'Azienda sanitaria provinciale esibendo un apposito buono. Con la nuova disciplina potranno recarsi in qualunque punto vendita alimentare, anche fuori del Trentino, e utilizzare il finanziamento pubblico individuale per acquistare i prodotti senza glutine indicati da un apposito elenco ufficiale conservando le relative ricevute. Si tratta di una formula innovativa, che la Provincia ha deciso di sperimentare d'intesa con l'Associazione italiana celiachia (Aic) del Trentino.
Fonte: l'Adige.