

I servizi socio-educativi per la prima infanzia (asili nido ed altre forme di servizi integrativi), rappresentano una componente importante dell’offerta pubblica di welfare in Trentino.
Secondo i dati Istat di oggi confrontando il Trentino con il resto d’Italia si notano, evidentemente, le ampie differenze territoriali in termini di offerta del servizio.
Nella figura seguente si osservano i livelli dell’indicatore di presa in carico (utenti di servizi per la prima infanzia per 100 residenti di 0-2 anni) tra le regioni italiane.
Dal punto di vista della presenza di un’offerta pubblica sul territorio, solo l’Emilia-Romagna, il Friuli-Venezia Giulia e la Valle d’Aosta contano più dell’80% di Comuni coperti dal servizio, mentre hanno percentuali comprese fra il 60% e l’80% la Lombardia, la Provincia di Trento, il Veneto e la Toscana; nel gruppo di percentuali comprese fra il 50% e il 60% vi sono la Liguria e l’Umbria, mentre le rimanenti regioni hanno tutte tra il 20% e il 50% dei Comuni coperti dal servizio, ad eccezione della Calabria, che presenta il livello regionale più basso di copertura (13%, contro il 15,9% dell’anno precedente). Il Molise, che presentava la percentuale più bassa di Comuni coperti dal servizio nel 2010/2011 (7,4%), è passato invece al 22% nel 2011/2012.
L'anno scolastico 2011/2012 sono 155.404 i bambini di età tra zero e due anni compiuti, iscritti agli asili nido comunali; altri 46.161 usufruiscono di asili nido convenzionati o sovvenzionati dai Comuni.
In totale ammontano a 201.565 gli utenti dell'offerta pubblica complessiva.
Nel 2011, la spesa impegnata dai Comuni per gli asili nido è di circa 1 miliardo e 534 milioni di euro: il 18,8% di tale spesa è rappresentato dalle quote pagate dalle famiglie, pertanto quella a carico dei Comuni è di circa 1 miliardo e 245 milioni di euro.
Fra il 2004 e il 2011 la spesa corrente per asili nido, al netto della compartecipazione pagata dagli utenti, ha mostrato un incremento complessivo del 46,4%. Nello stesso periodo è aumentato del 37,9% (oltre 55 mila unità) il numero di bambini iscritti agli asili nido comunali o sovvenzionati dai Comuni.
Nell'ultimo anno di osservazione, tuttavia, si registra una drastica contrazione della crescita di spesa (+1,5% nel 2011 rispetto al 2010) e, per la prima volta dal 2004, si assiste ad un calo, anche se molto lieve (-0,04%), del numero di bambini beneficiari dell'offerta comunale di asili nido.
La percentuale di Comuni, che offrono il servizio di asilo nido sia sotto forma di strutture o di trasferimenti alle famiglie per la fruizione di servizi privati, è passata dal 32,8% del 2003/2004 al 48,1% del 2011/2012.
Il numero dei bambini tra zero e due anni che vivono in uno di questi Comuni è invece passato dal 67% del 2003/2004 al 77,7% del 2011/2012.
Entrambi gli indicatori mostrano, però, una stagnazione negli ultimi due anni di osservazione: rispetto all'anno scolastico 2009/2010 sono diminuiti di 0,2 punti percentuali i Comuni che offrono il servizio e sono aumentati di 0,7 punti percentuali i bambini che vivono in uno di questi Comuni.
Approfondisci: http://www.ladigetto.it/permalink/26719.html