Conciliare lavoro e famiglia in salsa veronese
Progetti aziendali per conciliare meglio i tempi di vita famigliare con quelli lavorativi. Stimolati dai finanziamenti ministeriali previsti dalla legge 53 del marzo 2000, diverse aziende veronesi hanno avviato a favore dei dipendenti una serie di servizi, i cui risultati sono stati presentati nei giorni scorsi in Provincia.
Nel dettaglio, le normative riguardanti i progetti e le loro tempistiche sono regolate dall'articolo 9 della legge 53, e prevedono la possibilità di sostenere nuovi servizi aziendali per i dipendenti, come babysitting, telelavoro, «maggiordomo aziendale», orari flessibili, campi estivi per figli.
ASSISTENTE DOMESTICO. Altromercato, ad esempio, ha predisposto una figura che funziona come un vero assistente domestico: «Abbiano cercato di dare risposta alle esigenze dei nostri dipendenti creando un servizio di baby sitting», ha spiegato Valentina Cherubini, responsabile Risorse Umane del gruppo, «con la presenza costante di un coordinatore work-family che svolga piccole mansioni e la convenzione con supermercati e lavanderie per le consegne in azienda».
Ha tenuto conto delle diverse caratteristiche territoriali la Riello Group Italia, avviando progetti diversi a seconda del dislocamento dell'azienda a Legnago, Padova, Lecco. «Particolare attenzione», ha detto Maria Cristina Potenza, responsabile delle Risorse Umane del gruppo termomeccanico, «è rivolta al rientro post-congedo nei casi di lunghe assenze, che può avvenire tramite telelavoro e corsi di formazione. Forniamo inoltre il trasporto per i familiari anziani presso le case di cura».
Per questi progetti la Riello Group ha collaborato con la Fim-Cisl: «Abbiamo partecipato alla stesura del piano di conciliazione», ha spiegato il segretario Massimiliano Nobis, «posso dunque testimoniare che, se c'è la volontà da tutte le parti di migliorare il benessere aziendale, è possibile concretizzare progetti vantaggiosi».
Ogni iniziativa aziendali è adattata ai dipendenti, alla media di età, alla prevalenza di donne o di uomini. Ad esempio il progetto di Forum Media Edizioni, piccola azienda con dodici dipendenti per lo più giovani, punta sulla flessibilità e sull'ausilio nelle questioni burocratiche, con l'introduzione di un esperto fiscale che svolge consulenze in ufficio.
RELAZIONI SOCIALI. Hanno invece lo scopo di risolvere le esigenze della madri i progetti della Cooperativa Azalea, che con l'iniziativa «Tempo per le relazioni sociali» prevede aiuti concreti al 30% dei dipendenti che ha dei bambini da crescere, offrendo un servizio di baby sitting, un taxi dei bambini, e un servizio di fattorino aziendale.
«Grazie a questi progetti», ha commentato il presidente della Provincia Giovanni Miozzi durante l'incontro, «l'azienda può contare su personale più efficiente e più soddisfatto. Non va inoltre sottovalutato il risparmio per le famiglie che in questo modo possono usufruire di servizi necessari a condizioni di enorme vantaggio, partecipando in qualche caso con un minimo contributo».
Fonte: l'Arena