

“In una società in cui vediamo prevalere sempre più l’aspetto individualistico a discapito di quello collettivo, è bello vedere l’impegno di chi decide di formarsi per svolgere al meglio un lavoro di aiuto e cura della persona”, ha sottolineato il presidente Giovanni Zanon. “Investire nell’educazione è sempre vincente - ha aggiunto il vice Michele Malfer -. È importante sapere che abbiamo continuamente qualcosa da imparare, che possiamo sempre migliorarci, che le occasioni di formazione non finiscono mai”.
La responsabile del corso Rosella Comai ha regalato a tutte le partecipanti una primula: “Prendersi cura di un bambino è come annaffiare una pianta, che con la fioritura, unica e imprevedibile, ci sorprende sempre”, ha spiegato.
Al termine delle ore di lezione teoriche e dei laboratori in aula con esperti di educazione e pedagogia, le iscritte hanno svolto un tirocinio presso servizi e strutture educative e socio-educative del territorio. In particolare, si ringraziano per la disponibilità Barbara Zorzi della cooperativa Città Futura che gestisce i nidi di Castello e Ziano, i centri aperti e di aiuto allo studio di Progetto 92 e l’associazione Gebi. “Un percorso di livello, nel quale le iscritte non sono state ascoltatrici passive, ma hanno contribuito alla crescita reciproca, con un proficuo scambio di esperienze e idee”, aggiunge Comai.
L’attestato permetterà alle partecipanti di lavorare in servizi di conciliazione familiari per i quali è previsto l’utilizzo dei buoni di servizio. Per informazioni o per accedere alla lista delle tate formate, ci si può rivolgere allo sportello Info Famiglie (infofamiglie@progetto92.net, 347.8456525).