Cure dentistiche pubbliche, le direttive per il 2013
Dopo l'approvazione delle legge provinciale 22/2007, sono stati via via assunti provvedimenti per gli esercizi 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012, questo a causa della complessità della disciplina, delle pluralità dei potenziali soggetti beneficiali ed erogatori, delle diverse condizioni di accesso e trattamento, nonché delle diverse modalità erogative previste. Anche per le direttive del 2013 la fase istruttoria è stata caratterizzata dalla necessità di valutare e conciliare specifiche esigenze ed aspettative di ordine tecnico-sanitario, organizzativo ed economico-finanziario, nonché di coinvolgere i soggetti rappresentativi delle categorie interessate.
In un quadro dunque di conferma sostanziale dell’assetto applicativo della legge provinciale 22/2007 anche per l’esercizio 2013 – e sempre nell’ottica del continuo miglioramento organizzativo ed erogativo dell’assistenza odontoiatrica – la Provincia ha ritenuto peraltro necessario, ad integrazione di quanto già progressivamente disposto nelle direttive dagli anni 2008 al 2012, adottare ulteriori misure:
1. fissare – con riferimento agli aspetti relativi alla programmazione (epidemiologia, fabbisogno di cure, offerta complessiva, localizzazione e distribuzione territoriale della rete di studi/ambulatori odontoiatrici) – in numero di 30, su scala provinciale, il numero di strutture cui è possibile conferire l’accreditamento istituzionale per l’erogazione dell’assistenza odontoiatrica. Un numero che consente il bilanciamento fra l’esigenza di governare la domanda di prestazioni e l’esigenza di disporre di un numero potenziale di erogatori (autorizzati e accreditati) compatibile con il numero di accordi contrattuali annuali fissato in 25 in funzione della localizzazione distrettuale delle rispettive sedi, per l’erogazione delle prestazioni in nome ed a carico del servizio sanitario provinciale;
2. specifiche modifiche di carattere tecnico: variazioni al nomenclatore delle prestazioni odontoiatriche per migliorarne l’appropriatezza, l’estensione e l’efficienza, con particolare riferimento ai settori della conservativa e dell’ortodonzia.
(cm)