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Dal 2012 al volante a 17 anni

La novità riguarderà solo i soggetti già in possesso della patente A1, che potranno condurre un'auto rigorosamente guidando con un «esperto» al loro fianco, in possesso della patente B da almeno dieci anni.

Al volante a diciassette anni: dal febbraio prossimo, il sogno di tanti ragazzi scalpitanti in attesa della maggiore età, diventerà realtà. Con la firma apposta nei giorni scorsi al decreto attuativo ad inizio mese dal ministro dei Trasporti Altero Matteoli, è stato dato corpo all'ipotesi tracciata dalla riforma del Codice della Strada del 2010, che prevedeva l'«anticipo» sui termini per ottenere il foglio rosa. Ma non tutti potranno bruciare le tappe: la novità riguarderà infatti solo i soggetti già in possesso della patente A1, che potranno condurre un'auto rigorosamente guidando con un «esperto» al loro fianco, in possesso della patente B da almeno dieci anni.

Il decreto, dopo la previsione di un anno e mezzo fa, ha fissato nei dettagli le procedure amministrative riguardanti le novità: dopo aver compiuto i 17 anni, il genitore o il tutore del ragazzo che già possiede la patente A1 potrà presentare domanda alla Motorizzazione competente. Non direttamente per ottenere l'autorizzazione per le esercitazioni di guida (il nome completo e corretto del foglio rosa), bensì per iscriversi ad un apposito corso presso un'autoscuola. Un percorso che alla fine dovrà contare almeno dieci ore di lezioni all'attivo, tutte incentrate sulla pratica. Per la teoria infatti - il cui esame dovrà essere regolarmente sostenuto e superato una volta compiuti i 18 anni per ottenere l'agognata tesserina rosa - ci sarà tempo. La domanda di iscrizione al corso dovrà inoltre contenere tre nominativi, di altrettante persone che dopo il rilascio del foglio rosa potranno accompagnare il 17enne alla guida. Persone con almeno dieci anni di «anzianità» al volante e non più di 60 anni sulla carta d'identità. Non solo: il tris sarà tassativo: il 17enne potrà guidare accompagnato solo e soltanto da queste persone.

E senza nessun altro a bordo: il 17enne non potrà trasportare altri passeggeri. E non potrà guidare qualsiasi auto, a differenza che nelle normali esercitazioni alla guida per diciottenni, che possono essere effettuate su qualsiasi vettura: nel caso dei 17enni, l'auto non potrà avere una potenza specifica superiore a 55 kW. Ancora da definire il battesimo poi di una nuova sigla identificativa a favore degli altri automobilisti: accanto alla classica «P» dovrebbe comparire per i minorenni l'inedita «GA» (guida accompagnata). In caso di infrazioni, previste sanzioni fino a 389 euro e il fermo amministrativo dell'auto per tre mesi. «Mi sembra una novità positiva: anche se da qui a febbraio sarà necessario considerare gli aggiustamenti cui potrebbe essere sottoposta - commenta il comnadante della polizia stradale di Trento Luigi Di Maio - si tratta di un'idea che ritengo buona, soprattutto per permettere ai giovani di acquisire esperienza in sicurezza, con al loro fianco figure in grado di formarli correttamente prima di acquisire effettivamente il titolo di guida».

D'accordo anche il presidente del consorzio autoscuole del Trentino Bruno Dematté: «Credo che potersi esercitare alla guida con largo anticipo non possa che essere una cosa buona: oggi chi arriva a conseguire la patente inevitabilmente non può avere quell'esperienza che al volante è fondamentale, per viaggiare in sicurezza. Poter cominciare un anno prima a prendere le misure è senza dubbio una proposta positiva, anche se ancora dobbiamo capire bene quali saranno i dettami precisi della novità».

Fonte: l'Adige

Data di pubblicazione
04/11/2011
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Pubblicato il: Venerdì, 04 Novembre 2011 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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