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Dal Trentino all'Onu conciliazione famiglia-lavoro e Family Audit

Grande attenzione da parte di più 200 interlocutori internazionali al Palazzo di Vetro dell'ONU a New York, dove l'assessora provinciale all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo Sara Ferrari e il dirigente dell' Agenzia per la famiglia Luciano Malfer hanno illustrato le misure conciliative famiglia/lavoro della Provincia autonoma di Trento e il Family Audit come best practice dell'Italia.

Grande attenzione da parte di più 200 interlocutori internazionali ieri al Palazzo di Vetro dell'ONU a New York, dove l'assessora provinciale all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo Sara Ferrari e il dirigente dell' Agenzia per la famiglia Luciano Malfer hanno illustrato le misure conciliative famiglia/lavoro della Provincia autonoma di Trento e il Family Audit come best practice dell'Italia. Il pubblico ha apprezzato la concretezza delle misure adottate in Trentino e gli impatti raggiunti dalla flessibilità oraria aziendale che, è stato dimostrato, generano una consistente riduzione dell'assenteismo, degli straordinari, delle richieste di permessi da parte delle dipendenti e contemporaneamente, per certe aziende, l'aumento delle richieste di permessi da parte degli uomini. E' stato spiegato inoltre come nelle aziende certificate Family si registri anche una maggiore fidelizzazione del dipendente, oltre all'aumento del benessere del dipendente stesso e delle sue  relazioni con il partner e con i figli.

Soddisfatta l'assessora Ferrari per il successo registrato dall'incontro. "Sia la delegazione governativa che la rappresentanza italiana all'ONU - sottolinea -  hanno manifestato rispetto alle misure introdotte. Particolarmente significativa è stata la dimostrazione che queste politiche, nate in Trentino, stanno  registrando una importante applicazione anche nel resto del Paese, con 50 organizzazioni già certificate".

Il successo fuori dai confini del Trentino ha portato del resto alla sottoscrizione di un nuovo protocollo con il Governo italiano che, nel corso del prossimo mese, pubblicherà un secondo avviso per selezionare su scala nazionale ulteriori 50 organizzazioni interessate a sperimentare politiche concrete e certificabili per la conciliazione vita-lavoro. L'assessora Ferrari ha chiesto a questo proposito ai rappresentanti del Governo che nei decreti attuativi del Jobs Act siano introdotti dei sistemi premianti nei confronti delle aziende che si certificano su questo standard .

 Nel corso della presentazione al Palazzo di Vetro sono state formulate domande e richieste di approfondimenti da parte di interlocutori di molti Paesi, tra i quali Marocco, Bulgaria, Malesia e Università di Cincinnati, USA. L'ambasciatrice italiana presso l'ONU, Emilia Gatto, ha espresso a sua volta all'assessora Ferrari sincero interesse e la disponibilità a valorizzare gli strumenti trentini su scala internazionale.

cit. Ufficio Stampa Pat

Data di pubblicazione
16/03/2015
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Pubblicato il: Lunedì, 16 Marzo 2015 - Ultima modifica: Lunedì, 05 Marzo 2018

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