Famiglia, 16 milioni di euro per aiuti e bollette
È un fotografia dettagliata sull'impegno della Provincia a sostegno della famiglia quella che emerge dalla risposta che l'assessore provinciale alla Salute, Ugo Rossi, ha dato a seguito di un'interrogazione della Lega Nord sulla legge del 2 marzo 2011 in tema di «Promozione del benessere familiare e della natalità». Un impegno che prevede una prima spesa di 16 milioni di euro da parte della Provincia: nel triennio 2007-2009 (ultimi dati disponibili) il numero di famiglie in Trentino senza nessun figlio erano 115.984, mentre un solo figlio è presente in 48.915 famiglie, due in 35.500 per arrivare poi ad un vero e proprio boom per quanto riguarda le famiglie numerose (5 e più figli), 717, considerando che nel triennio precedente erano quasi la metà, 388. Interventi economici.
Tra gli interventi attuati dalla Provincia troviamo i prestiti sull'onore, denaro senza interessi a favore di nubendi, giovani coppie e le famiglie numerose dove siano presenti uno o più figli minori. Il prestito è finalizzato alla copertura dei costi per l'educazione dei figli; alla copertura di alcune spese mediche e all'acquisto o alla riparazione di veicoli in uso della famiglia. A sostegno del genitore che si astiene temporaneamente dall'attività lavorativa fuori dalla famiglia per dedicarsi alla cura del figlio è prevista la concessione di un contributo mensile, solo nel caso però che l'altro genitore, se presente, svolga attività lavorativa o non sia idoneo all'attività di cura. Dai dati Icef, nell'anno 2010, i nuclei con tre e più figli, che hanno presentato domanda per usufruire dei benefici introdotti dalla Provincia per di trasporto scolastico, il servizio di prolungamento di orario nelle scuole per l'infanzia e di mensa scolastica sono state 5.714 mentre sono state 1.043 quelle che hanno usufruito del servizio di prolungamento di orario nelle scuole per l'infanzia. Riguarderebbe invece il 60/70% delle famiglie numerose trentine il contributo per ridurre i costi derivanti dalle bollette elettriche. La Provincia può inoltre prevedere un ticket sanitario agevolato tenendo conto dei carichi familiari.
Itea
Sono 124 i nuclei familiari che a seguito di una verifica annuale dei requisiti per la permanenza degli alloggi Itea del 2010 sono risultati titolari di indicatori ICEF superiore a 0,34. Di questi 64 hanno al loro interno soggetti deboli e possono permanere mentre gli altri 60% sono soggetti a revoca dell’alloggio con possibilità comunque di dimostrare entro il termine massimo di due anni di essere rientrati nei parametri Icef.
Anziani
Numerosi sono stati gli strumenti attivati sul territorio da parte della Provincia a favore della fascia di popolazione anziana. Rilevante il numero di interventi di assistenza domiciliare, dal servizio pasti, la lavanderia, il telesoccorso, e il trasporto sociale che hanno riguardato 7.299 soggetti. Da parte dei centri di servizi gli interventi hanno interessato 2.385 anziani e tra gli altri aiuti troviamo anche i sussidi economici mensili per quelle persone non più in grado di compiere gli atti quotidiani della vita. Per quanto concerne invece l’offerta residenziale in case di riposo, il bisogno complessivo è stato di 4.390 persone mentre il numero di soggetti seguiti a domicilio con un piano di assistenza domiciliare integrata sanitaria o sociosanitaria nell’anno 2009 è pari a 2.101, di cui 1.707 con un età superiore a 65 anni.
Disabili
Dai dati forniti dalla Provincia circa il 50% dei nuclei dove è presente un soggetto affetto da disabilità o gravemente malato, gode di congedi parentali. Al 31 dicembre 2010 le persone inserite all’interno dell’<<Anagrafe dell’Handicap>> della Provincia sono pari a 8.870.
Soglia di povertà
La soglia di povertà è individuata, per il nucleo familiare monopersonale, in 6.500 euro annui, corrispondente ad un indicatori Icef dello 0,13.
Fonte: l'Adige.