

Sono esperte, competenti e hanno voglia di lavorare. Ma il mercato fatica ad assorbirle, oppure a riassorbirle. Parliamo delle donne con più di 44 anni, che, secondo i dati Istat, mostrano un tasso occupazionale decisamente più basso rispetto alle fasce anagrafiche precedenti. Dichiara Alessandra Perrazzelli, presidente dell' associazione Valore D: «Si tratta una fotografia sconfortante dell' occupazione femminile, già molto più limitata dei nostri partner europei e in ulteriore calo sopra i 45 anni. E' un vero peccato, poiché questa è una fase della vita in cui le donne hanno accumulato una grande esperienza manageriale, una maggiore maturità e capacità decisionale. Doti che fanno dei soggetti in questa fascia d' età un elemento fondamentale di crescita e sviluppo». Proprio per supportare l' ingresso delle donne nel mercato del lavoro le strutture pubbliche realizzano numerosi interventi. Così, per esempio, i centri per l' impiego della provincia di Padova (http://www.provincialavoro.padova.it/) offrono un servizio di orientamento al lavoro e favoriscono l' incontro tra domanda e offerta. Analogamente presso i centri per l' impiego della regione Toscana sono presenti degli sportelli dedicati alle donne che intendono collocarsi o ricollocarsi in ambito professionale. L' elenco è consultabile all' indirizzo web http://www.regione.toscana.it. Il progetto R.O.S.A della regione Puglia è, invece, indirizzato specificatamente a quante sono interessate a svolgere un' attività di assistenza familiare domiciliare (http://rosa.pugliasociale.regione.puglia.it). La provincia di Torino si rivolge alle donne che hanno da poco ripreso a lavorare e faticano a conciliare famiglia e professione. A loro è destinato un contributo per l' acquisizione di servizi alle persone (bambini, anziani ecc.). Per informazioni http://www.provincia.torino.it/sportello-lavoro/appalti_bandi/voucher. A Milano lo Spazio Rosa (http://temi.provincia.mi.it/donne/spaziorosa/spaziorosa.php) propone incontri a tema, corsi, colloqui di orientamento. «Le iniziative dei soggetti pubblici sono fondamentali ma non dimentichiamo che le prime a beneficiare di una maggiore presenza delle donne nel management sono le imprese stesse, come dimostrano le numerose ricerche sulla diversity ormai disponibili», ricorda Micol Fornaroli, vice president della Ricerca Globale di Sanofi Aventis. Anna Zinola.
Fonte: Corriere della Sera.