

La consegna è avvenuta a Cavalese, nell’ambito della quarta convention dei comuni Family in Trentino (la prima era stata promossa dal Distretto Famiglia della Val Rendena a Caderzone), riuniti per una mattinata intensa di riflessioni e approfondimenti su cosa significhi oggi adottare politiche “amiche della famiglia” a livello di amministrazioni locali. L’esperienza del Trentino, infatti, è riconosciuta a livello nazionale per la sua carica innovativa e per essere un efficace modello cui ispirarsi per azioni che vogliano accrescere il livello di benessere delle famiglie.
Gli otto comuni, pur nella specificità delle loro dimensioni e caratteristiche, hanno messo a punto strumenti di programmazione e verifica, servizi e tariffe a favore delle famiglie, nonché attenzione agli aspetti ambientali e di qualità della vita, agendo con autonomia all’interno del proprio comune, ma anche in rete, con gli altri comuni e con le altre organizzazioni che fanno parte del DISTRETTO FAMIGLIA DELLA VAL RENDENA. Due i livelli, quello all’interno del Comune e quello di sistema, che si integrano e si arricchiscono e concorrono all’obiettivo di creare un territorio a misura di famiglia. Un obiettivo che in realtà non è qualcosa di “dato”, di “finito”, ma che è un “cantiere aperto”, cui tutte le associazioni e le realtà imprenditoriali e soprattutto le famiglie possono partecipare offrendo il proprio contributo. Come? Ad esempio, avendo attenzione a mettere a punto tariffe a misura di famiglia (la gratuità dal terzo figlio o le scontistiche in caso di 2 figli) oppure servizi che agevolino le famiglie e la necessità di conciliare il tempo del lavoro con il tempo della cura per i figli o per la casa (i tempi di apertura allungati o il tempo continuato) o che agevolino i genitori nel loro difficile mestiere di genitori (dalla possibilità di trovare un fasciatoio per il cambio pannolino all’organizzazione dei campus e dell’animazione estiva). Ma alla fantasia e alla volontà di ciascuno è lasciata la possibilità di creare e declinare il proprio impegno family, a seconda della propria “mission” (cosa fa l’azienda o l’associazione), del luogo di attività etc.
L’assegnazione del marchio family è un riconoscimento anche per il lavoro che gli assessori delegati hanno condotto, per far sì che le amministrazioni locali maturino sempre più una sensibilità trasversale a favore della famiglia: perché tutti, assessori e consiglieri, possono e devono fare qualcosa nel proprio ambito specifico per le famiglie, che si tratti di lavori pubblici, di cultura, di associazionismo, di sport, di turismo. Referenti family sono Giuditta Nella per Carisolo, Franco Luconi Bisti per Pinzolo, Carmen Turri per Giustino, Elisabetta Trenti per Massimeno, Silvana Riccadonna per Bocenago, Maura Gasperi per Vigo Rendena, Alberta Voltolini per Darè, Rosella Pretti per Ragoli.