Un progetto di stage che si propone come buona pratica per la progettazione degli stage degli studenti delle scuole superiori a carattere sociale.

Istituto Rosmini di Trento in quest’anno scolastico ha proposto lo stage formativo che avvicina gli studenti alle politiche familiari.
Un progetto articolato che ha visto la sinergia dell’Istituto, del Forum delle Associazioni Familiari e dell’Agenzia per la famiglia, che ha portato la classe 4bA (a.s. 2012-2013) a fare esperienza delle politiche per la famiglia in quei centri, diffusi in tutto il territorio del trentino, che concretamente realizzano le azioni per il benessere familiare.
Uno stage nuovo
Un progetto che ha saputo indicare alcuni elementi di innovazione per le proposte di stage negli Istituti d’Istruzione secondaria a carattere sociale.
Il Progetto
Lo stage si è realizzato come parte di un progetto interdisciplinare all’interno dell’area “Questioni relative alla famiglia”. Tutte le discipline sono state coinvolte per permettere agli studenti di fare esperienza e riflessione sul tema della famiglia, evidenziando la naturale trasversalità di questa fondamentale dimensione della vita.
Il progetto ha avuto una durata totale di 70 ore ed è stato rivolto agli studenti della quarta BA indirizzo Brocca dell’Istituto Rosmini di Trento, suddivise in 25 ore di attività osservativa pratica sul territorio – presso le agenzie che si occupano di famiglia ed hanno ricevuto il Marchio Family, 30 ore frontali di lezioni teoriche preparatorie all’osservazione di stage e 15 ore di lezioni itineranti (convegno forum familiare a Riva del Garda, convegno famiglie sindrome di Down, visita al museo etnografico di S.Michele – usi e costumi delle genti trentine).
Sono stati coinvolti 5 maschi e 15 femmine, 8 tra enti e associazioni, lo Sportello della Famiglia e l’Agenzia per le politiche familiari della Provincia Autonoma di Trento.
Lo Sportello Famiglia ha avuto il compito di coadiuvare, condividere il lavoro e mettere in contatto gli enti con la scuola, un lavoro attento e prezioso che ha arricchito notevolmente l’esperienza degli studenti dando un significato di senso per un loro prossimo futuro.
La Mission
Lo stage formativo proposto agli studenti ha assunto una duplice mission, da una parte si perseguono gli obiettivi consueti di uno stage scolastico (ricerca l’integrazione tra studio e pratica, concretizzazione degli argomenti e le tematiche oggetto di studio, facilitazione della trasformazione delle conoscenze e abilità in competenze) dall’altra vuole far connettere il sistema scolastico con quelle realtà che operano concretamente per la famiglia, a tutti i livelli, compresi quelli Istituzionali.
La “famiglia” diviene il cuore di un’esperienza di alternanza scuola-lavoro, che evidenzia - soprattutto per gli studenti che si preparano a “lavorare con la relazione e in relazione con l’altro” - l’elemento fondamentale e trasversale per la crescita di ognuno. Lo stage diviene occasione di riflessione sulla propria dimensione familiare e di riflessione sulla famiglia come spazio nel quale esprimere la propria dimensione professionale.
La Rete
Il progetto è stato costruito attraverso una rete che ha coinvolto il sistema scolastico, le Istituzioni Provinciali, e il terzo settore attraverso il Forum delle Associazioni Familiari del Trentino.
Silvia Peraro, docente della classe e presidente del Forum delle Associazioni Familiari descrive come
«nell’organizzare lo stage sulla famiglia è stato fondamentale il supporto di varie realtà coinvolte nel progetto. L’iniziativa è stata promossa da alcuni insegnanti dell’Istituto Rosmini interessati a creare con gli studenti, percorsi nuovi riguardo una realtà sociale di notevole interesse com’è appunto l’istituto familiare; subito si è ritenuto utile creare un contatto con l’Agenzia della famiglia che si è rivelata collaboratrice preziosissima per le particolari competenze che possiede al suo interno.
Con l’Agenzia per la Famiglia si è individuato il percorso che si voleva sviluppare , si è potuto contattare le varie realtà associative ,gli Enti che da tempo avevano costruito con l’Agenzia dei progetti tesi a a creare sul territorio, attraverso il loro compito specifico, un certo benessere per la famiglia.
L’Agenzia ha fatto da apripista per la collaborazione che si andava a costruire con le varie realtà interessate e la Scuola; attraverso l’esperienza di lavoro consolidata negli anni l’A.p,F., ha potuto dare delle indicazioni preziose per costruire i percorsi di lavoro che gli studenti avrebbero affrontato nella settimana di stage.
Le realtà territoriali coinvolte( Centro S. Chiara, Museo di scienze naturali, Museo storico del Buonconsiglio ecc..) hanno dato l’opportunità agli studenti di far parte- pur per un limitatissimo periodo -di un’equipe di lavoro che aveva maturato al suo interno, una ricerca di percorsi innovativi offerti al territorio e davano la possibilità alle giovani generazioni di sperimentare l’importanza di essere un servizio attento e sensibile alle necessità della comunità.
Inoltre lo Sportello famiglia della Provincia ha dato un valido supporto agli studenti nella fase di pianificazione dei dati dell’esperienza acquisita e nel lavoro di organizzazione della restituzione dell’esperienza svolta.
Solo attraverso una rispettosa collaborazione e una messa in campo di competenze acquisite dai vari soggetti coinvolti, si è potuto offrire un percorso innovativo nei modi e nei contenuti e si è potuto accogliere da parte degli studenti un interesse e attenzione particolari , nonché far maturare in loro una nuova sensibilità riguardo alla realizzazione di politiche famigliari attente e virtuose.»
Questo sistema di rete ha accompagnato gli studenti nella preparazione delle attività di stage. Tappa fondamentale è stata la partecipazione al Festival della Famiglia di Riva del Garda (2012), lo studio delle politiche per la famiglia della Provincia messe in atto dall’Agenzia per la Famiglia e attraverso lo Sportello per la Famiglia si sono mappate le realtà che operano concretamente sul territorio provinciale.
Gli studenti hanno così avuto strumenti per meglio orientarsi durante il fattivo svolgimento delle attività di stage, che ha visto coinvolto diverse realtà del territorio tutte certificate con il “Marchio Family”:
Gli strumenti
Una griglia di osservazione – costruita per facilitare la focalizzazione dello sguardo dello studente all’interno del dinamismo delle organizzazioni.
Un diario di bordo – costruito per tenere traccia e memoria delle giornate e attività di stage, facilitare la rielaborazione cognitiva, e successivamente i processi riflessivi circa l’esperienza.
La relazione finale, che si propone di fare sintesi rispetto l’esperienza, che è stata restituita attraverso la realizzazione di PowerPoint e presentazioni evolute web basate (Prezi).
Gli studenti
Le riflessioni degli studenti sottolineano il carattere di novità rispetto le politiche familiari «Quest’esperienza ci ha fatto entrare nell’ambito delle politiche familiari, ci ha fatto capire come nella nostra provincia ci si attivi per rendere migliore la società per agevolare le persone» ed anche «l’attività è stata interessante», «positiva», è inoltre emersa la necessità avere maggiore tempo dedicato a quest’attività di stage e l’importanza delle «attività pratiche» anche per la tematica della famiglia.
La valutazione
La valutazione è stata condotta attraverso l’accompagnamento riflessivo degli studenti sull’esperienza, per favorire i processi auto-valutativi. Per facilitare la riflessività degli studenti sono stati utilizzati gli strumenti adottati per il monitoraggio dell’esperienza (griglia d’osservazione e diario di bordo).
Inoltre la valutazione è stata condivisa nel gruppo classe.
Il principio che ha guidato tutto il processo valutativo è stato quello del dare valore – ovvero la capacità di validare l’esperienza, individuando forze e debolezze nell’ottica del miglioramento continuo, tenendo fuori elementi tipici del giudizio.
La prof.ssa Irene Cagol, coordinatrice del progetto esprime la valutazione rispetto gli obiettivi iniziali del progetto:
«dopo un attenta analisi degli obiettivi proposti sono più che convinta che gli studenti hanno potuto valorizzare e integrare le conoscenze acquisite in aula e in particolare:
• hanno utilizzato strumenti di analisi e sintesi in maniera adeguata producendo un diario di bordo e un’analisi osservativa rivolta all’ente che li ha accolti;
• sono stati in grado di stabilire relazioni e accordi in maniera autonoma e puntuale;
• hanno accettato il confronto con esperienze diverse dalle proprie esponendo dei lavori in formato web in pubblico in maniera ottima per alcuni e buona per altri;
• tutti gli studenti sono stati in grado di inserirsi in un contesto operativo nuovo in maniera ottima.
Ho potuto avere un ritorno dell’esperienza anche dagli operatori interessati e posso essere pienamente soddisfatta. Alcuni hanno proseguito l’esperienza con attività di volontariato, altri hanno partecipato a proposte di attività per i giovani altri hanno accolto proposte di lavoro estivo.
Gli studenti hanno mantenuto un atteggiamento rispettoso, propositivo verso il loro percorso.»