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Il piano famiglia sospende i mutui

Si allungano le opzioni temporali in mano alle famiglie italiane in merito alla sospensione dei mutui. Grazie ad un accordo siglato tra l’Associazione Bancaria Italiana e 13 associazioni dei consumatorici ci sarà tempo fino al 31 gennaio 2012 per chiedere la sospensione delle rate.

Si allungano le opzioni temporali in mano alle famiglie italiane in merito alla sospensione dei mutui. Grazie ad un accordo siglato tra l’Associazione Bancaria Italiana e 13 associazioni dei consumatori, infatti, ci
sarà tempo fino al 31 gennaio 2012 per poter richiedere la sospensione del pagamento delle rate dei debiti, come già in vigore grazie alla prima edizione del Piano famiglia, che ha permesso a più di 46 mila mutuatari di poter alleggerire i propri impegni mensili. E’ infatti pari a 46,3 mila unità, stando ai dati comunicati dall’Abi, il numero di persone che hanno beneficiato del rinvio rate durante il periodo temporale
terminato il 31 maggio 2011. Un numero abbastanza importante, che tuttavia potrebbe non essere progressivamente e aritmeticamente ampliato durante la nuova sessione del programma. Inoltre, segnaliamo che numerose sono le posizioni critiche, come quella di alcune associazioni dei consumatori (Codacons) che segnalano come questa intesa sia un altro accordo di facciata a favore del miglioramento
dell’immagine delle banche, e che niente o poco è stato fatto per permettere un reale miglioramento delle condizioni di una più amplia platea di famiglie italiane.E’ infatti pari a 46,3 mila unità, stando ai dati comunicati dall’Abi, il numero di persone che hanno beneficiato del rinvio rate durante il periodo temporale terminato il 31 maggio 2011. Un numero abbastanza importante, che tuttavia potrebbe non essere progressivamente e aritmeticamente ampliato durante la nuova sessione del programma. Inoltre, segnaliamo che numerose sono le posizioni critiche, come quella di alcune associazioni dei consumatori (Codacons) che segnalano come questa intesa sia un altro accordo di facciata a favore del miglioramento dell’immagine delle banche, e che niente o poco è stato fatto per permettere un reale miglioramento delle
condizioni di una più amplia platea di famiglie italiane.

Fonte: http://www.vostrisoldi.it

Data di pubblicazione
15/09/2011
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Pubblicato il: Giovedì, 15 Settembre 2011 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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