

Anche la valle del Vanoi prenderà parte al progetto Coliving per il ripopolamento dei piccoli paesi del Trentino. Un progetto pilota già sperimentato in modo positivo di recente a Luserna e che ora si sta allargando ad altri i del Trentino.
“Non vogliamo calare nulla dall'alto bensì vogliamo che il progetto sia conosciuto e condiviso dalla comunità”. Queste le parole dell'assessore alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia che questa mattina ha incontrato gli abitanti di Caoria di Canal San Bovo. Insieme al sindaco Bortolo Rattin, al presidente di Itea spa, Salvatore Ghirardini, al commissario della Comunità del Primiero Roberto Pradel e ad altri dirigenti provinciali l'assessore Segnana ha voluto spiegare alla cittadinanza il valore di questo progetto che vuole immettere nella comunità nuovi abitanti per far sì che i paesi non si svuotino e di conseguenza vengano a mancare servizi essenziali. L'assessore Segnana ha voluto anche ringraziare tutti coloro che hanno lavorato al progetto, l'Agenzia provinciale per la Famiglia, il Servizio Politiche per la Casa, Itea e Fondazione De Marchi, oltre al locale gruppo Alpini che ha organizzato l'evento.
Alla cerimonia erano presenti anche alcune famiglie assegnatarie degli alloggi del precedente bando Coliving a Luserna, oltre agli alunni e insegnanti del Liceo Rosmini di Trento che hanno presentato la ricerca effettuata sulla figura femminile di Anastasia Sperandio (1906 - 1927), a cui è stata intitolata la passerella di Caoria.
Saranno concessi in comodato gratuito per 4 anni un totale di 5 appartamenti, di cui 3 di ITEA e 2 di proprietà di Canal San Bovo che si trovano uno a Canal San Bovo, uno nella frazione di Prade e tre a Caoria. Le famiglie verranno selezionate in base al loro “curriculum abitativo sociale” e cioè sulla base del loro impegno a divenire risorsa per la comunità e partecipare con spirito collaborativo al bene comune. La selezione delle famiglie, sulla base del curriculum sociale, sarà a cura di una specifica Commissione nominata dalla Comunità di Primiero. Riprese a cura dell'Ufficio Stampa |
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