Vai menu di sezione

Il vaccino non è più obbligatorio

Sanzioni sospese. Tra un anno abolite se non cala la copertura del 95%. La giunta provinciale ha deciso di sospendere le sanzioni ai danni di quei genitori che si rifiutano di far vaccinare i propri figli.

La vaccinazione non è più obbligatoria. La giunta provinciale ha deciso di sospendere le sanzioni ai danni di quei genitori che si rifiutano di far vaccinare i propri figli. E' una risposta al dibattito in corso da diversi anni, per la verità, e che tende a rispettare chi, per varie ragioni, non ritiene opportuno, utile o sicuro sottoporre i bambini alla somministrazione di sieri a tutela delle malattie infantili. Per il momento la decisione non è definitiva, nel senso che per un anno circa si valuterà l'andamento della percentuale di popolazione vaccinata in circolazione. Il perché è presto detto, anzi, lo ha affermato chiaramente l'assessore alla sanità, Ugo Rossi: possiamo permetterci bambini non vaccinati semplicemente perché la stragrande maggioranza lo è, quindi la salute pubblica è tutelata da chi è immune a determinate malattie. Insomma, possiamo permetterci di avere il lusso di qualche bambino non vaccinato perché più del 95% dei trentini sono di fatto barriere ai virus. «Se dovessimo notare un forte calo di popolazione vaccinata - spiega l'assessore - l'obbligo verrebbe subito reintrodotto. Ora siamo ai livelli richiesti dalla sanità nazionale, quindi abbiamo sospeso le sanzioni, attivando nel contempo una serie di proposte informative che portino i genitori a procedere alle vaccinazioni in modo informato e consapevole. Se, come riteniamo, le percentuali saranno mantenute è prevedibile che nel giro di un anno le "multe" verrannocancellate del tutto». Da ieri dunque chi non volesse sottoporre i figli a vaccinazione deve semplicemente comunicarlo in modo scritto all'Azienda sanitaria che non fa altro che prenderne atto. Attualmente le percentuali di copertura vaccinale in provincia sono del 96,13% per la difterite; il 96,2% per la poliomielite, il 96,42% per il tetano; il 95,78% per l'epatite B. Il piano nazionale prevede una copertura media del 95%, quindi i dati trentini sono perfettamente in linea. Un vistoso discostamento porrebbe fine alla sperimentazione. Diretta conseguenza prevista dal Piano provinciale è anche la decadenza dell'obbligatorietà di presentare il certificato vaccinale all'iscrizione scolastica.

Fonte: Trentino

Data di pubblicazione
16/01/2012
torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Lunedì, 16 Gennaio 2012 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto