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Imu, se si sbaglia la prima rata non dovrebbero esserci sanzioni

Il 18 giugno scade l’appuntamento con il pagamento della prima delle tre rate IMU. Spunta intanto l’ipotesi di esenzione delle sanzioni sugli errori della prima rata.

Il 18 giugno scade l’appuntamento con il pagamento della prima delle tre rate IMU. Un appuntamento che – complice la giornata non feriale – slitterà per quest’anno dal 16 dello stesso mese, e che rappresenta la prima di una serie di scadenze che coinvolgeranno i proprietari immobiliari italiani anche nel mese di settembre e, infine, nel mese di dicembre. Spunta intanto l’ipotesi di esenzione delle sanzioni sugli errori della prima rata.

Sanzioni azzerate per chi paga la prima rata

Considerato che si tratta di un esordio, e che il calcolo e il pagamento non sembra essere così semplice come – forse – qualcuno aveva ritenuto in origine, il governo starebbe studiando l’ipotesi di garantire l’esenzione dalle sanzioni per chi, incolpevolmente, sbaglia il pagamento della prima rata.

Ad aprire i margini per una possibile e gradita introduzione di questa esenzione dalle multe è il sottosegretario Vieri Ceriani, che a un mese e mezzo dal termine ultimo per poter pagare l’imposta, ha affermato come “non sia escluso che si possa intervenire in tal senso”, ipotizzando un azzeramento delle multe aggiuntive a chi dovesse fare errori di calcolo.

Si profilano inoltre potenziali variazioni sostanziali dell’imposta, ma non prima del 2013. “Si può ragionare su due opzioni. La prima è dare tutta l’Imu ai Comuni, usando la quota erariale per finanziare i trasferimenti alle amministrazioni locali” – ha dichiarato Ceriani.

La seconda ipotesi è invece “prevedere due imposte nettamente separate, una che vai ai Comuni una che va allo Stato”, in modo da fare maggiore chiarezza.

Secondo quanto affermato dal sottosegretario, intanto, il 30% delle prime case non pagherà alcuna Imu e, su un confronto più generale con la vecchia Ici, la nuova imposta municipale unica si tradurrebbe in un balzello addirittura più conveniente. Sarà così?

Il pagamento della prima rata

Concentriamoci tuttavia sul fronte del pagamento della prima rata del 16 giugno. Il governo ha in merito compiuto un passo in avanti nei confronti delle lamentele dei centri di assistenza fiscale, che segnalavano una forte complessità nella gestione dei pagamenti, considerata la diversificazione della normativa.

Nella versione originaria della disciplina, infatti, era previsto che le singole municipalità potessero esercitare il potere di modificare le aliquote base in rialzo o al ribasso, a seconda delle rispettive scelte politiche e sociali, e dei problemi o delle esigenze di budget.

Uniformando il trattamento per la prima rata, invece, il governo ha accolto l’idea di utilizzare le aliquote fisse del 4 per mille per la prima casa e del 7,6 per mille per gli altri immobili, con imposizione al 50% nell’ipotesi in cui il cliente abbia optato per una ripartizione dell’addebito in due rate, o di un terzo nell’inversa ipotesi in cui abbia optato per una suddivisione in tre parti. Il pagamento potrà avvenire mediante F24 (i vecchi bollettini postali sono andati definitivamente in soffitta) entro la scadenza sopra ricordata. In merito, segnaliamo come il nuovo modello F24 sia stato parzialmente modificato per poter accogliere degnamente la nuova IMU, ma come i vecchi modelli ancora in circolazione possano essere utilizzati fino al mese di maggio del prossimo anno.

Quanto “risparmiato” presumibilmente con la rata di giugno (ipotizzando – cosa che riteniamo molto probabile – che la maggior parte dei Comuni opterà per un incremento delle aliquote base) andrà poi a finire nel conguaglio del mese di dicembre.

Maggiori notizie potranno tuttavia aversi solamente a fine giugno. Nel sesto mese dell’anno dovrà infatti esser chiuso il budget delle singole municipalità, e sarà proprio in tale documento che prenderanno corpo le possibili variazioni sulle aliquote dei Comuni. Un appuntamento che slitterà con tutte le probabilità dopo le elezioni amministrative del mese di maggio, che che potrebbe altresì scontrarsi con quanto avverrà nel corso del mese di settembre.

In autunno, infatti, il governo potrebbe intervenire nuovamente sulle aliquote base, scegliendo di modificarle in aumento o in diminuzione a seconda dell’andamento di quanto riscosso con la prima rata dell’IMU.

Stando a quanto affermato da alcune elaborazioni in materia, su una casa con rendita pari a 1.000 euro, e con proprietario senza figli (pertanto, senza detrazioni al di là dei 200 euro forfettari) se si opta per le tre rate si pagherà 157,33 euro a giugno, 157,33 euro a settembre, e il conguaglio entro il 17 dicembre, ancora da valorizzarsi.

Scegliendo l’addebito di due rate, si pagherà invece 236 euro per la scadenza di giugno e, successivamente, il conguaglio a dicembre.

Qui un nostro approfondimento sull’IMU 2012.

La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate

Come abbiamo visto nel corso delle ultime settimane, calcolare l’IMU non è affatto facile, tra aliquote base e margini di manovra delle municipalità, detrazioni e rateizzazioni. Nell’auspicio che procedere al pagamento sia più facile, cerchiamo di comprendere in che modo effettuare il versamento dell’imposta patrimoniale sugli immobili.

L’unico strumento per poter procedere al pagamento dell’IMU è il modello F24, che si può utilizzare dal 18 aprile al 18 giugno per il pagamento della prima rata (pari a metà o un terzo dell’aliquota base). Scompaiono invece i pagamenti con bollettini postali o con altre modalità di pagamento previste per la vecchia ICI.

In merito, con la risoluzione 35/E del 12 aprile 2012, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i nuovi codici tributo per l’F24. I nuovi codici servono a pagare sia la prima rata IMU 2012, sia quella in scadenza a settembre e a dicembre.

Il versamento dell’IMU può essere portato in compensazione con i crediti spettanti al contribuente (ad esempio, il credito Irpef) che scaturisce dal modello della dichiarazione dei redditi. Se l’importo derivante è inferiore a 12 euro, l’imposta municipale unica non si paga.

Il nuovo modello F24 è disponibile in versione cartacea presso le banche, le Poste e gli agenti della riscossione; in formato elettronico è disponibile sul sito dell’Agenzia all’indirizzo http://www.agenziaentrate.gov.it. Il vecchio modello potrebbe invece essere utilizzato fino al 31 maggio 2013.

Fonte: http://ww.vostrisoldi.it

Data di pubblicazione
17/04/2012
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Pubblicato il: Martedì, 17 Aprile 2012 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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