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In Trentino sono più di cento i minori dati in affido

Altri 270 vivono in strutture residenziali. Si tratta spesso di famiglie con bisogni e difficoltà differenziati che non riescono da sole ad occuparsi dei propri figli.

Sono quasi quattrocento i minori, che per ragioni differenti, non vivono all’interno del nucleo familiare di origine. La fotografia del fenomeno si evince dalla risposta fornita all’assessore delle politiche sociali al testo di un’organizzazione di Giorgio Leonardi, consigliere provinciale e neosegretario del Pdl.
Entrando più nel dettaglio, gli adolescenti al di sotto dei 18 anni affidati ad altri nuclei familiari sono 107 (di questi 51 sono in affido parentale). Quelli ospitati in strutture residenziali toccano quota 207. Rossi spiega che <<l’affidamento è un intervento sociale complesso, un provvedimento volto a tutelare minori che vivono in una famiglia che sta attraversando un momento particolarmente difficile. Si tratta spesso di famiglie con bisogni e difficoltà differenziati che non riescono da sole ad occuparsi dei propri figli>>.
Leonardi chiedeva, inoltre, l’ammontare dei contributi versati dalla Provincia alle due cooperative che si occupano del tema. Al Progetto 92 sono stati assegnati 1.161.650 euro nel 2010 per la gestione del gruppo appartamento; 776.000 euro per il domicilio autonomo; 536.000 per l’Ide e 115.000 per lo spazio neutro. Al Sos Villaggio del fanciullo 2.939.295 per il gruppo appartamento e 40.000 euro per il domicilio autonomo. Entrambe si sono avvalse di consulenze esterne, soprattutto supervisori e psicologi. Infine l’assessore nega che siamo stati versati finanziamenti supplementare per le spese extra.

Fonte: Corriere del Trentino

Data di pubblicazione
17/02/2012
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Pubblicato il: Venerdì, 17 Febbraio 2012 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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