

Una struttura - ad indirizzo segreto - che offrirà ospitalità a donne sole o con figli minori che abbisognano di protezione nei confronti di persone violente, intrusive o dannose. La struttura, prevista dalla legge 6 del marzo 2010, "interventi per la prevenzione della violenza di genere e per la tutela delle donne che ne sono vittime”, si articola in 8 miniappartamenti e può accogliere fino a un massimo di 8 donne con eventuali figli, per un totale massimo di 18 persone.
L'ingresso può essere programmato dai servizi sociali ma può avvenire anche in situazioni di emergenza, tramite invio della donna alla struttura da parte delle forze dell'ordine o dai servizi sanitari. L'ammissione e la permanenza nella casa sono gratuite, per un periodo massimo di 6 mesi (salvo proroghe per particolari esigenze).
L'obiettivo della casa - la prima del suo genere in Trentino - è quello di offrire alle donne e alle/ai loro figlie/i ospitalità e protezione in un ambiente sicuro, accogliente e tranquillo, di sostenere la donna nella sua scelta di allontanarsi dalla violenza avendo a disposizione un tempo, uno spazio e relazioni che le consentano di porre le basi per iniziare una vita relazionale, sociale e lavorativa autonoma e soddisfacente, e infine accompagnare i minori, coinvolti direttamente o indirettamente in episodi di violenza, nel rielaborare la situazione di maltrattamento subito o assistito, nel rispetto del loro sviluppo psicofisico.
La struttura è destinata a donne residenti in provincia di Trento, o presenti sul territorio provinciale che non possono avvalersi dei servizi degli Enti di provenienza, che si trovano esposte alla minaccia di ogni forma di violenza (fisica, psichica, sessuale, economica) o che l’abbiano subita e che si trovano costrette ad abbandonare la propria casa. Tutto ciò ovviamente a prescindere dalle loro convinzioni etiche, religiose, culturali, politiche e dalla loro lingua e provenienza. La casa rifugio offre innanzitutto sicurezza, ovvero, la possibilità di non raggiunte da persone che si sono rivelate pericolose per loro e per le/i figlie/i. Accanto al sistema di videosorveglianza, la principale misura di sicurezza è costituita quindi, come facilmente intuibile, dalla segretezza dell’indirizzo, che si cerca di mantenere in ogni modo.
L’ammissione e la permanenza nella struttura sono gratuite (per le donne provenienti da fuori provincia sarà fissata una retta).