

Contrastare quello che ormai viene definito "l'inverno demografico" con politiche attive di sostegno alla maternità e alla genitorialità, per superare lo "spread" fra famiglia reale e famiglia desiderata: nella giornata dedicata alla cerimonia inaugurale del Festival della famiglia, si è affrontato questo argomento da diversi punti di vista. A partire dalle tante azioni messe in campo dall'amministrazione provinciale in particolare negli ultimi anni. "Il tasso di uscita dei giovani dalla famiglia di origine si è dimezzato negli ultimi 40 anni - ha commentato al riguardo il vicepresidente della Provincia, Achille Spinelli, al quale è stato affidato il compito di aprire ufficialmente questa dodicesima edizione -, una situazione legata alla complessità della società contemporanea. Certo è che fra le difficoltà maggiori che incontrano le giovani coppie e, in generale, i ragazzi e le ragazze, è legata al mercato immobiliare, una difficoltà ancora maggiore qui in Trentino dove i costi per l'acquisto di un'abitazione sono maggiori, in alcuni casi il doppio, di altri territori. Ecco, questo è uno dei primi passi sui quali porre attenzione e sui quali vogliamo lavorare. Il secondo aspetto sul quale puntare riguarda il supporto al lavoro femminile: uno studio dell'Euregio ci dice che l'occupazione femminile ha un costo di 1,2 volte maggiore rispetto a quello maschile e questo perché evidentemente alla donna competono ancora tutti quegli aspetti di cura della famiglia, dai genitori, ai figli. E' proprio su questo che dobbiamo impostare politiche adeguate, non solo per sostenere la natalità, ma perché il tema dell'indipendenza economica delle donne è un tema fondamentale come abbiamo visto recentemente durante la presentazione delle iniziative a contrasto della violenza contro le donne - ha concluso il vicepresidente della Provincia -. Ecco, questi due aspetti, occupazione femminile e incentivi per l'uscita dalle famiglie di origine, ci possono davvero aiutare a supportare la natalità".
Nel ricco panel introduttivo, moderato dal capo ufficio stampa della Provincia, Giampaolo Pedrotti, si sono alternati, oltre al vicepresidente Spinelli, fra gli altri l'assessore con delega in materia di welfare di comunità del Comune di Trento Alberto Pedrotti, la presidente della SAT Anna Facchini, la presidente Forum delle Associazioni familiari del Trentino Paola Pisoni, la prorettrice Barbara Poggio, il presidente di Confindustria Trento Fausto Manzana, il procuratore della Repubblica di Trento Sandro Raimondi e il procuratore di Rovereto Orietta Canova, il capo Dipartimento politiche familiari della Presidenza del Consiglio dei Ministri Gianfranco Costanzo, don Sergio Nicolli in rappresentanza dell'arcivescovo di Trento Lauro Tisi e, in collegamento, il ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità Maria Eugenia Roccella.
In apertura un video intervento di Alessandro Rosina,docente di Demografia e Statistica sociale alla Cattolica di Milano, che ha riportato il dato sulla fecondità in Italia pari a 1,24 figli in media per donna il dato più basso in Europa, ha dato il là ai relatori per affrontare il tema della 'denatalità' e provare a dare alcune risposte al cosiddetto deficit demografico, ovvero alla differenza fra figli desiderati e figli reali, e alla necessità di supportare le famiglie. Nel corso della cerimonia anche sono stati coinvolti alcuni studenti e studentesse del Liceo psico-pedagogico Rosmini di Trento, che hanno formulato domande ai relatori, e dell'Alta Formazione Artigianelli per documentare il Festival, nonché sono stati assegnati alcuni premi e riconoscimenti. A partire da quello assegnato al Liceo artistico Vittoria, alla dirigente Daniela Simoncelli, per la realizzazione della "mobile phone box", una scatoletta di design dove riporre i propri cellulari prima di iniziare il pasto, che verrano introdotti nei ristoranti trentini che vorranno aderire al progetto grazie alla partnership con la cooperativa Girasole e la Magnifica Comunità di Fiemme. Per proseguire con il concorso "Fasciatoio Award" che ha visto come vincitore il Distretto Famiglia Val Rendena, il quale ha mappato il maggior numero di fasciatoi presenti nei bagni dei papà all’interno dei locali pubblici che comprendono musei, enti pubblici, ristoranti, bar, farmacie, associazioni sportive, Baby little home. Quindi la consegna della targa al procuratore della Repubblica di Trento Raimondi, per le misure a tutela delle donne vittime di violenza. E se il procuratore, nel parlare di una Provincia virtuosa dove i soggetti istituzionali fanno rete per contrastare la violenza, ha però messo in guardia sul futuro delle famiglie e dei più giovani, che su internet dovranno "confrontarsi con il metaverso", il procuratore Canova ha portato una toccante testimonianza, evidenziando la necessità di affrontare non solo gli episodi di violenza, ma anche le problematicità psicologiche, malessere che colpisce tante famiglie. In conclusione il ministro Roccella ha commentato: "La famiglia è stata negli anni a lungo 'maltrattata', ma essa è l'architrave della nostra società. Il tema dello 'spread' è quanto mai attuale perché viviamo ormai in un 'inverno demografico', siamo un Paese di figli unici dove le famiglie composte da una sola persona rappresentano ormai il 30%. Ecco sostenere la famiglia vuol dire creare le condizioni perché il desiderio di famiglia delle persone possa realizzarsi". Va sostenuta la libertà, in particolare quella delle donne, ha continuato il ministro: "Siamo intervenuti a tutto tondo, sostenendo ad esempio le donne nella conciliazione vita-lavoro, abbiamo puntato sui congedi parentali e sugli asili nido gratuiti sul secondo figlio, stiamo coinvolgendo il mondo delle imprese per condurre azioni di accompagnamento per il rientro delle donne dopo la maternità", ha concluso il ministro elogiando il Festival della famiglia di Trento, unica iniziativa a livello nazionale dedicata interamente alle famiglie.
INFO FOTO: Juleitte Astafan |