

Le politiche per la famiglia in Trentino non solo si fanno ma anche si raccontano. Sono infatti due le nuove pubblicazioni fresche di stampa "Family audit: storie di aziende family friendly" e "Valsugana e Tesino a misura di famiglia" promosse dall'Agenzia per la famiglia della Provincia autonoma di Trento.
In particolare la pubblicazione “Valsugana e Tesino a misura di famiglia” curata da Silvia Conotter con la collaborazione dell’Agenzia per la famiglia, Distretto famiglia Valsugana-Tesino, Apt Valsugana e Trentino marketing ed edita da Curcu & Genovese raccoglie 84 servizi rivolti alle famiglie del territorio. Scopo della guida è quello di dare valore alle tante attività e ai servizi progettati ad hoc per le famiglie e, parallelamente, dare impulso all’azione di marketing, al turismo e all’economia locale. La prossima edizione prenderà in esame la Val di Fiemme, ma l'obiettivo è quello realizzare una collana che tratti ogni territorio d’ambito dei 19 Distretti famiglia del Trentino.
Storie di dieci aziende family friendly che hanno raggiunto un profitto sostenibile adottando le misure previste dalla certificazione del marchio Family Audit è invece il contenuto al centro della nuova pubblicazione curata da Adele Gerardi ed edita da GreenTrenDesign Factory. Sono in particolare 10 le organizzazioni private e pubbliche che sono state selezionate per presentare la loro storia di successo nell'ambito della conciliazione vita-lavoro. Si tratta di organizzazioni di settori, tipologie e dimensioni diverse fra loro, sei nazionali (Enel Energia, Nestlè Italia, la cooperativa L’Ovile, l’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa, ActionAid, il Comune di Marnate) e quattro del Trentino (il Museo delle scienze-MUSE, l’azienda pubblica per i servizi alla persona Casa Mia, la cooperativa Risto3, Confindustria Trento), che hanno ottenuto il certificato Executive nel 2016-2017.
Prosegue la sfida dello story–telling delle politiche pubbliche del Trentino con la nuova pubblicazione "Family audit: storie di aziende family friendly" a cura dell'Agenzia per la famiglia e Adele Gerardi. Sono in particolare 10 le organizzazioni private e pubbliche raccontate nella pubblicazione. Codificare le misure di conciliazione in modo strutturale ha significato attuare delle azioni innovative volte a favorire il work-life balance dei propri dipendenti e collaboratori e contemporaneamente sostenere un approccio culturale innovativo al tema della responsabilità sociale d’impresa. Ecco alcuni esempi.
Confindustria Trento - il cambiamento è culturale
Risto 3 - Via lo stress |
(gz) |