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Lotto e giochi anziani "drogati"

Il gioco sta diventando un problema di dipendenza. Corso di aiuto alle famiglie per prendersi cura dell’anziano.

Sono sempre di più le persone che si affidano alla fortuna e tra questi schiavi del gioco d’azzardo è alto il numero di anziani.
C’è chi con la pensione minima arriva a giocarsi fino a 25 euro al giorno di <<gratta e vinci>>, chi si fa mangiare i soldi dalle slot machine. Al Coordinamento attività anziani dell’Alto Garda e Ledro è scattato l’allarme e nel corso di <<care giver>> si affronterà anche il tema di come salvare gli anziani dalla droga del gioco.
Che chi con la pensione minima e un affitto da pagare si gioco 25 euro al giorno al <<gratta e vinci>>. Chi ci ha messo le radici dentro la rivendita per tentare la fortuna. Anche questa è la crisi, la crisi che morde senza pietà le fasce più deboli. quelle che in numero sempre maggiore inseguono un <<sogno>> a magari va a finire e si rovinano. Molto spesso sono anziani, <<anziani che – sottolinea Giorgio Galas, presidente del Coordinamento attività anziani dell’Alto Garda e Ledro – sperano di integrare la pensione giocando al lotto o al gratta e vinci ma alla fine quella pensione se la mangiano fuori>>.
In tempi di crisi l’Italia si sta lentamente trasformando da repubblica fondata sul lavoro a repubblica fondata sul gioco d’azzardo. Del resto basta dare una scorsa ai numeri per comprendere la portata del fenomeno e l’<<interesse>> di uno Stato che preferisce oggi che una gallina domani: nel 2010 la raccolta dei giochi in Italia ha superato un nuovo record superando i 60 miliardi di euro con un incremento del 13% rispetto all’anno precedente; l’entrata erariale ha sfiorato i 9 miliardi di euro e il primo semestre dell’anno scorso dicono che l’incremento è stato addirittura del 19% rispetto allo stesso periodo del 2010. Molto spesso anche in Trentino, anche nell’Alto Garda, si tratta di anziani, sovente soli, spesso con pensioni da fame. <<E per l’anziano il gioco sta diventando una droga, tossicodipendenza>> sottolineano ancora Giorgio Galas e Mauro Stanga, presidente della Cooperativa Arcobaleno. Che nella terza edizione di <<care giver>> (completamento gratuito) per insegnare con l’ausilio di esperti del settore le nozioni essenziali per imparare a prendersi cura dell’anziano hanno inserito per la prima volta proprio un appuntamento sulla <<dipendenza da gioco>> convegno aperto a tutti un programma il prossimo 30 marzo.
I numeri snocciolati da Stanga dicono che l’Alto Garda sono circa 2.000 i soggetti tra anziani soli non autosufficienti, malati terminali e famiglie che accudiscono anziani con particolari problematiche alle quali sono importanti, se non essenziali, fornire un supporto in termini di aiuto e di conoscenza nella gestione di un anziano. Dall’igiene personale a come affrontare le varie patologie, dal rapporto con l’assistito nell’ultima fase di vita al tipo di alimentazione, considerato tra l’altro che nelle famiglie molte patologie che colpiscono un anziano dipendono proprio da una poco corretta alimentazione e da scarsa conoscenza nella conservazione dei cibi. Il corso è rivolto a tutti, comprese badanti e famiglie, che hanno badanti. Dodici appuntamenti, con tre convegni pubblici, dal 1° marzo al 14 aprile. Per aiutare ad aiutare.

Aperte le iscrizioni
Il corso gratuito di <<Care Giver>> oè rganizzato da Coordinamento attività anziani dell’Alto Garda e Ledro e Cooperativa Arcobaleno con finanziamento del Centro Servizi Volontariato provinciale e patrocinio della Comunità di Valle. I referenti sono: Centro coordinamento anziani (0464.519521, anzianiarco@tin.it) e Cooperativa Arcobaleno (0464.713346, arcobaleno.dir@pop.ftcoop). Gli eventi si svolgono sempre il pomeriggio dalle 15 alle 17.

Fonte: l'Adige.

Data di pubblicazione
29/02/2012
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Pubblicato il: Mercoledì, 29 Febbraio 2012 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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