

Quattro storie di donne. Quattro idee imprenditoriali che, non senza difficoltà, hanno incontrato il successo. Quattro cuori di mamma rapiti dall'amore per i rispettivi figli, che raggiungono traguardi importanti tanto in famiglia quanto nel lavoro. Nella tre giorni finita ieri dedicata al tema dell'occupazione femminile, il Tavolo per l'occupazione e l'occupabilità, coordinato dall'assessorato alle politiche sociali del Comune, non si è dedicato solo a presentare ed offrire strumenti per le donne in cerca di lavoro. Ampio spazio è stato dato anche a chi ha tramutato un progetto in una realtà affermata, conciliando magistralmente lavoro e famiglia, impegni ed affetti. Pulcherie Hyacinta Sene : la forza di una madre. Pulcherie proviene dal Senegal, ha 43 anni. È titolare della ditta di pulizie P&P a Rovereto: un ufficio di 120 metri quadri, 9 dipendenti.
Il segreto del suo successo? «In buona parte mio figlio». Con un salto nel passato, ci racconta la sua rinascita: «Al termine del mio matrimonio sono tornata in Senegal portando con me mio figlio dodicenne». Poi la Polizia Internazionale, la denuncia di rapimento, l'allontanamento dal bambino. «Per riaverlo avrei dovuto dimostrare di possedere una casa ed un lavoro solidi e stabili». Quattro anni dopo, il ragazzo ormai sedicenne tornò in custodia alla madre. Operaia e barista. Con un secondo lavoro come addetta alla pulizie. «Quando mi ritrovai a gestire una decina di condomini decisi di aprire la partita Iva. Undici anni fa. Poi arrivarono banche ed uffici, oltre alla possibilità di partecipare a gare d'appalto». La maggiore difficoltà? «Oltre al fatto di essere straniera, sicuramente la concorrenza: stimolante certo, ma decisamente agguerrita». Elvira Romani : dall'industria tessile alla cura dei bambini. Elvira, 43enne, ha un figlio di 9 anni. Presso il suo asilo nido privato «Baby Garden L'Arcobaleno» a Marco di Rovereto si prende cura di 4 bambini, «anche se in prospettiva potrei arrivare a 7, magari con l'ausilio di un collaboratore».
La struttura per l'infanzia è operativa dal 2010. Fino al 2007, pur essendo diplomata come maestra d'asilo, Elvira lavorava nel ramo dell'industria tessile. «Già nel 2005 iniziai a capire che in quel settore non avrei avuto futuro. Messa in mobilità, frequentai un corso per Tagesmütter». Un grazie particolare va al marito, il cui apporto nella definizione della sua nuova vita fu determinante: «L'edificio ove sorge l'asilo sorge su un terreno di proprietà di mia suocera e, di comune accordo, è stato impiegato per ospitare la mia nuova attività». Oggi Elvira si sente realizzata: il lavoro la impegna molto, ma le permette di esprimersi appieno e di dedicare il tempo necessario a suo figlio. Flavia Angeli : cultura dell'imprenditorialità fin da bambina. Quarantasei anni, ventun'anni di matrimonio, tre figli e due aziende di famiglia. A Dro, Flavia gestisce la ditta di trasporti, scavi e demolizioni Sarca Inerti Srl con il fratello, oltre ad un negozio d'abbigliamento con la sorella. È la presidente di «Donne Impresa».
È la presidente del Consorzio estrattivo trentino, cui fanno capo circa 60 aziende. «L'abitudine al lavoro fa parte del mio modo di essere ed interpretare la vita proprio per l'educazione che fin da bambina ho ricevuto (il padre era titolare della Sarca Inerti)». Conciliare lavoro e famiglia non è semplice, soprattutto con tre figli, ma Flavia ha potuto contare su buone capacità organizzative, sul supporto del marito (che lavora con lei) e dei nonni materni e paterni. «Solo quando i piccoli sono cresciuti, ho potuto dedicarmi maggiormente agli aspetti sociali e di volontariato, sempre legati al mondo delle imprese, valorizzando il mio stesso lavoro in azienda». Enrica Vinante: la via del restauro.
Era il 1987 ed Elvira si accingeva, appena 27enne, a lanciare la sua ditta di restauro artistico di beni tutelati. Oggi, a 51 anni è madre di 2 figli e la sua impresa conta 8 dipendenti - tutte donne - in prevalenza assunte a tempo indeterminato. «Ho iniziato con piccoli lavori per la Provincia fino ad ottenere, nel tempo, grosse commesse». Lo spartiacque l'ha segnato l'ingresso in società del marito, in corrispondenza della nascita del primo figlio: «Ne è conseguita una miglior organizzazione a livello aziendale ed un'ottimale gestione familiare». Difficoltà? «Molte, affrontate salendo un gradino alla volta».
Fonte: l'Adige