

Con la legge provinciale 02.03.2011 n. 1 “Sistema integrato delle politiche strutturali per la promozione del benessere familiare e della natalità”, la Provincia Autonoma di Trento sta attivando sul territorio una serie di istituti posti a sostegno della famiglia con l’obiettivo di superare la logica assistenzialistica di mero sostegno alle famiglie in difficoltà, a favore di un nuovo corso di politiche di promozione della famiglia nella sua normalità e valorizzando il ruolo dinamico e propositivo che la stessa deve avere nella società.
Con riferimento all’articolo 22 della citata legge provinciale, nella logica sopra evidenziata, la legge provinciale ha istituito la Consulta provinciale per la famiglia.
Quali sono le funzioni della Consulta?: la Consulta provinciale per la famiglia è un organismo che formula proposte ed esprime pareri in ordine alla predisposizione degli atti di programmazione provinciale aventi ricaduta sulle politiche per la famiglia, svolge attività di monitoraggio sull’adeguatezza e sull’efficacia delle politiche familiari e genitoriali realizzate dalla Provincia e dagli enti locali, tenendo conto degli esiti della valutazione di impatto familiare ed esprime parere obbligatorio sulle proposte legislative e sugli atti di natura regolamentare riguardanti le politiche per la famiglia.
COMPOSIZIONE DELLA CONSULTA:
a) il Direttore dell’Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili;
b) n. 2 rappresentanti designati dal Consiglio provinciale di cui n. 1 designato dalle minoranze;
c) n. 1 rappresentante designato dal Consiglio delle autonomie locali;
d) n. 5 rappresentanti espressione dell’associazionismo familiare, di cui n. 1 espressione dell’associazionismo familiare di secondo livello e uno del terzo settore.
Con particolare riferimento alle designazioni espressione dell’associazionismo familiare, limitatamente al rappresentante dell’associazionismo familiare di secondo livello, è stata richiesta la designazione al Forum delle associazioni Familiari del Trentino in qualità di unica associazione di secondo livello operante sul territorio provinciale, evidenziando, al contempo, che permane la necessità di designare i restanti n. 4 rappresentanti espressione dell’associazionismo familiare di cui n. 1 espressione del terzo settore.
La Giunta ha ritenuto quindi di incentivare il più possibile, previa pubblicazione di apposito avviso, la partecipazione delle associazioni familiari ritenute rappresentative ai fini della composizione della Consulta provinciale per la famiglia. E con la delibera di lunedì 29.09.2014 ha dato mandato a promuovere la maggior partecipazione possibile dell’associazionismo familiare alla scelta della composizione della Consulta provinciale per la Famiglia.
In allegato la Delibera n. 1657 del 29.09.2014