

I sedicenni trentini usano la Rete per sopperire la mancanza di luoghi per la socializzazione e non sono molto attenti alla protezione delle informazioni che li riguardano, ma la loro fiducia in Internet non è incondizionata e l’utilizzo del medium avviene soprattutto a scopo di svago. Il quadro emerge dalla ricerca <<Adolescenti digitali>> curata da Bernardo Magnini e Manuela Perrotta, pubblicata da Fbk e presentata ieri a Trento nella terza giornata internazionale della sicurezza in Rete dei minori. Lo studio è stato condotto da 852 studenti. Il consiglio che gli esperti rivolgono alle famiglie è quello di <<non rinunciare al dialogo con i propri figli>>.
Il campione della ricerca, finanziata dalla Provincia e redatta in collaborazione con l’Università di Trento, è composto da 503 studenti e 349 loro compagnie di 11 scuole trentine per una media di 16,9 anni. <<Ne è emerso che l’interesse principale dei ragazzi è ancora uscire con gli amici – ricorda Perrotta –. Lo dichiara il 78,5% degli intervistati>>. Tra le attività preferite seguono l’ascolto della musica (71,5%), e solo al terzo posto la navigazione in Rete (58,1%), seguita dagli sport (51,2%) e ancora dall’informatica (43,5%). Tra gli adolescenti trentini, però, la sempre maggiore diffusione delle tecnologie pare non aver comportato una perdita della capacità di socializzare: il 42,2% dei ragazzi vede infatti gli amici tutti i giorni e lo stesso vale per il 36,6% delle ragazze. Se l’evento del web non ha sostituito le tradizionali frequentazioni, esso configura però spesso come una risposta alla mancanza di luoghi per la socializzazione: <<I ragazzi trentini – spiega la ricercatrice – incontrano per il 60-70% a casa propria o di amici e nei bar o pub. Solo il 30% si incontra però nei parchi o in centro. Internet diviene perciò un luogo di incontro (quasi il 30% dei casi per i ragazzi, per il 20% delle loro coetanee, ndr) preferito alla pizzeria, alla discoteca e al cinema. Parrocchia e centro sociale sono agli ultimi posti>>.
Anche in casa la Rete assume una rilevanza particolare: se poco meno dell’80% degli adolescenti indicano l’ascolto di musica come la principale occupazione domestica, Internet segue con un 60% a pari merito con la televisione. A ruota vengono indicati la fruizione dei videogiochi per i maschi e la lettura dei giornali e libri per le ragazze. Queste trascorrono in media 134 minuti al giorno davanti al computer (130 è la media totale contro i 117 minuti per la tv), contro i 112 dei loro coetanei. Ma se la fruizione dei programmi televisivi vi rimane corale per l’85,5%, la permanenza on line vede il 63,5% degli adolescenti soli. Cosa fanno sul web? <<L’89,5% cerca informazioni, l’85,4% scarica musica, l’80% circa chatta e accede ai social network>>. Il 77% dei ragazzi studia sul web, il 48% per leggere i giornali. Musica, giochi, hobbies, sport e news sono gli ambiti di maggiore interesse per i giovani internauti che affermano di conoscere amici on line nel 66% dei casi. Gli altri usano i social network (Facebook per l’80%) per <<tenersi in contatto con gli amici>>, un terzo con un profilo totalmente pubblico. Anche perché la percezione dei rischi degli adolescenti: le loro maggiori paure sono <<la perdita di tempo, i virus e la possibilità di rovinare un’amicizia>>.
<<La dipendenza da Internet, l’omologazione culturale e la difficoltà dei bambini di distinguere tra realtà e rappresentazione>> sono i rischi indicati dal sindaco Andreatta. <<La velocità dei ragazzi con le nuove tecnologie non è niente senza la saggezza e l’espressione dei genitori>>, ricordano Manuela Broz del Dipartimento Istruzione e Mauro Cristoforetti di Save the Children. <<Cercate di instaurare un dialogo, genitori ricordino ai figli che ci sono e i ragazzi persino se davvero vogliono quello che postano sia accessibile a tutti>>, consiglia quest’ultimo.
Fonte: Corriere del Trentino