

Retta dimezzata per il secondo bimbo se la frequenza è contemporanea. Ridurre del 10% anche durante l’inserimento ma più rigida sui pagamenti pena l’espulsione.
Rinviato nel dicembre scorso, il regolamento per la gestione dei servizi socio-educativi per la prima infanzia è stato approvato l’altro giorno in sede consiliare. In sostanza viene completamente stravolto il metodo di ammissione dei bimbi al nido. Tra l’altro, è stato approvato una serie di emendamenti presentati da maggioranza e opposizione e i primi significativi riguardano ovviamente l’aspetto finanziario. Per esempio. È stata condivisa la necessita di tagliare del 50% il costo del nido per il secondo (o terzo) figlio, purché la frequenza sia in contemporanea e limitatamente ai mesi di questa frequenza insieme. Ma un’ulteriore diminuzione della retta (anche se limitata al 10%) riguarda il primo mese di frequenza. Si è, infatti, tenuto conto che la presenza del bimbo è ridotta. Analogamente, la retta sarà diminuita in caso di malattia del bimbo. Per contro, qualche paletto è stato posto in materia di versamento della quota da parte dei genitori. In particolare, il pagamento deve avvenire entro 20 giorni dall’invio della procedura di recupero quanto dovuto.
Fonte: Trentino