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Prima casa, 45 milioni per le ristrutturazioni

Dal primo marzo potranno essere presentate le domande di contributo a Comunità di valle o Comune. Alle giovani coppie sono riservati 15 milioni. Aiuti dal 30 al 40% della spesa. Le graduatorie saranno basate sull’Icef.

Dal primo marzo potranno essere presentate alle Comunità di valle e al Comune di Trento le domande per accedere ai 45 milioni di contributi stanziati dalla Provincia per le ristrutturazioni delle abitazioni principali e il miglioramento energetico del patrimonio edilizio. Lo ha deciso ieri la giunta provinciale, su proposta dell’assessore al welfare, Ugo Rossi, che ha approvato il regolamento di attuazione della norma contenuta nella legge finanziaria. I limiti di spesa ammissibili a contributo vanno da un minimo di 10.000 euro a un massimo di 120.000 euro e riguardano esclusivamente per la prima casa.
<<Con questo provvedimento – ha dichiarato l’assessore Ugo Rossi – intendiamo aiutare il settore dell’edilizia, colpito fortemente dalla crisi economica, da un lato fornendo risposte al bisogno abitativo delle giovani coppie, dall’altro favorendo interventi finalizzati alla ristrutturazione dal punto di vista energetico degli immobili privati in Trentino>>.
Su 45 milioni stanziati dalla Provincia, infatti 15 milioni di euro sono destinati alle giovani coppie (età massima di 45 anni), con Icef compreso fra 0,15 e 0,39, per la ristrutturazione di immobili adibiti ad abitazione principale.
La graduatoria terrà conto non solo dell’Icef, ma anche delle classi di risparmio energetico e degli anni di residenza.
I restanti 30 milioni sono invece destinati a interventi sulla prima casa finalizzati al miglioramento energetico del patrimonio edilizio esistente.
Anche in questo caso la graduatoria terrà conto dell’Icef (anche se potranno accedere al contributo solo per determinati lavori di risparmio energetico coloro che hanno un indicatore Icef al di fuori delle soglie previste) e delle classi di risparmio energetico.
I contributi potranno essere erogati a condizione che il richiedente sia in possesso di Dia o di concezione edilizia.
I termini per la presentazione delle domande, che si aprono il primo marzo, saranno accorciati per le persone che, all’atto della richiesta del contributo, sono già in possesso della Dia, chi ne è privo avrà comunque il tempo per richiedere al competente Comune.
Si potranno presentare domande per un minimo di spesa di 10.000 a un massimo di 120.000 per i nuclei familiari con almeno tre figli e di 110.000 per gli altri richiedenti.
I contributi provinciali saranno del 30%, elevabili fino al 40% dalle singole Comunità di valle per giovani coppie e nubendi.
Rispetto a precedenti analoghe iniziative, questa volta a gestire le domande di contributo sarà la Provincia, tramite Cassa del Trentino, ma saranno le nuove Comunità di valle. I 45 milioni saranno dunque partiti tra le 15 Comunità e il Comune di Trento sulla base di criteri indicati dalla Provincia che sostanzialmente si basano sulla popolazione e sul censimento del patrimonio edilizio presente in ciascun ambito delle Comunità.
La ripartizione proposta dalla giunta provinciale sarà sottoposta l’8 febbraio prossimo al Consiglio delle autonomie per il parere. Il Comune di Trento da solo dovrebbe vedersi assegnare circa 10 milioni di euro.
Il Presidente Lorenzo Dellai si è augurato ieri che i privati facciano ricorso ad imprese trentine per i lavori visto che il provvedimento è finalizzato a sostenere il sostegno in grosse difficoltà.

Fonte: l'Adige e Ufficio stampa Pat

Data di pubblicazione
06/02/2012
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Pubblicato il: Lunedì, 06 Febbraio 2012 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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