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Promozione del benessere familiare, pronti gli interventi

Sconti sulle tariffe alle famiglie numerose, conciliazione lavoro-famiglia, i Distretti riceveranno finanziamenti e saranno volano di promozione del benessere. Questi i punti di intervento dopo l'approvazione della legge sulla famiglia. Alla nuova Agenzia per la famiglia il coordinamento degli interventi.

Per attuare la legge sul benessere familiare 1/2011 approvata lo scorso marzo dal Consiglio provinciale, oggi la Giunta, su proposta del presidente Lorenzo Dellai e dell'assessore alla salute e politiche sociali, Ugo Rossi, ha adottato un documento programmatico che definisce gli ambiti prioritari di intervento verso i quali orientare l’attività amministrativa della Provincia autonoma di Trento. Quattordici gli obiettivi individuati, di cui tre riguardano progetti già ampiamente sperimentati sul territorio, ovvero: contributo economico alle famiglie numerose per i costi energetici, conciliazione famiglia lavoro, distretti famiglia.

Questi gli ambiti prioritari che l'amministrazione intende attivare:

l’individuazione degli interventi previsti dalla legge provinciale 1/2011 di competenza provinciale e di competenza delle Comunità;
l’attivazione dell’Agenzia provinciale per la famiglia;
la nomina della Commissione di coordinamento;
la nomina della Consulta provinciale per la famiglia;
la disciplina dell’intervento di sostegno economico;
l’erogazione in via sperimentale entro il 2011 del contributo economico alle famiglie numerose per abbattere i maggiori costi energetici;
la disciplina del ticket sanitario familiare;
la definizione del modello di governance dei servizi di conciliazione per la prima infanzia in fascia zero - tre anni;
la realizzazione degli strumenti di conciliazione fra famiglia e lavoro nelle organizzazioni pubbliche e private;
la realizzazione sperimentale dei distretti famiglia del Trentino;
la definizione del modello di governance degli sportelli unici per il cittadino e la famiglia;
la disciplina dell’assegno unico per la famiglia;
la realizzazione del sistema informativo delle politiche familiari;
la promozione di percorsi di alta formazione sulle politiche familiari strutturali.

Tra questi ambiti di intervento, ve ne sono alcuni rispetto ai quali sono già stati avviate sperimentazioni significative sul territorio, coinvolgendo una pluralità di attori quali famiglie ed operatori territoriali istituzionali e non. Essi riguardano: il contributo economico alle famiglie numerose per i costi energetici, la conciliazione fra famiglia e lavoro e i distretti famiglia.

Interventi a favore delle famiglie numerose
La legge 1/2011 ha previsto l’erogazione di interventi finanziari in favore delle famiglie numerose residenti in Provincia da almeno tre anni, per ridurre i costi connessi agli oneri tariffari derivanti dagli usi domestici, secondo criteri e modalità stabiliti dalla Giunta provinciale, purché non sia compromessa l’adozione di comportamenti virtuosi e responsabili.
Il percorso ha visto la collaborazione dell’associazionismo familiare nella cooprogettazione delle politiche familiari. In questo senso si colloca il protocollo di intesa siglato nel marzo del 2010 a Pinzolo fra la Provincia autonoma di Trento, l’Associazione nazionale Famiglie numerose e il Forum trentino delle Associazioni per la Famiglia, per determinare i criteri riguardanti la concessione dei contributi alle famiglie numerose. Questo protocollo ha previsto la costituzione di un gruppo di lavoro, che si è incontrato più volte nell’arco dell’anno e, nel maggio del 2011, ha approvato le disposizioni riferite al contributo energetico. L’intervento si concretizza nell’erogazione di una somma di denaro calcolata tenendo conto della spesa aggiuntiva necessaria per fronteggiare i maggiori costi energetici connessi all’abitazione delle famiglie numerose, rispetto ai costi sostenuti da famiglie il cui numero di componenti risulta inferiore.

Conciliazione famiglia e lavoro nelle organizzazioni pubbliche e private
La Provincia autonoma di Trento ha approvato, nel luglio del 2009, il Libro Bianco sulle politiche familiari e per la natalità, documento attraverso il quale si vuole valorizzare e sostenere le diverse funzioni che la famiglia assolve nella società, nell’ambito di una strategia complessiva capace di innovare realmente le politiche familiari e di creare i presupposti per realizzare un territorio sensibile e amico della famiglia.
Inoltre, nel giugno del 2010 la Giunta provinciale ha approvato le linee guida dello standard “Family Audit”, finalizzato a promuovere il benessere familiare attraverso una migliore conciliazione tra famiglia e lavoro all’interno delle organizzazioni pubbliche e private. Il “Family Audit”, marchio depositato presso la Camera di Commercio di Trento, è uno strumento per la certificazione, su base volontaria, dei percorsi programmati ed attuati dalle organizzazioni pubbliche e private per andare incontro alle esigenze di conciliazione dei propri dipendenti. Lo scorso novembre è stato siglato un Protocollo di intesa tra il Sottosegretario di Stato delegato alle politiche per la famiglia e la Provincia autonoma di Trento, per il trasferimento a livello nazionale dello standard di processo "Family Audit”. La proposta di Piano nazionale per le politiche familiari prevede di diffondere lo standard dell’auditing a livello nazionale, prevedendo anche l’introduzione di sistemi premianti. Proprio pochi giorni fa a Roma si è tenuta la cerimonia di consegna della certificazione “Family Audit” al Comune di Parma.
In Trentino, la Provincia autonoma di Trento, la Comunità della Valle di Non e il Comune di Trento hanno già conseguito la certificazione “Family Audit” e sul territorio provinciale molte organizzazioni hanno già manifestato l’intendimento di intraprendere questo percorso.
Con il documento adottato oggi la Giunta provinciale ha approvato alcuni orientamenti importanti, ovvero: l'indicazione che lo standard Family Audit è un punto di riferimento per il modello gestionale delle Comunità e delle società di sistema della Provincia; l'invito alle Comunità di adottare sistemi premianti verso le organizzazioni che hanno conseguito questa certificazione familiare.

Distretti famiglia per il Trentino
Il Trentino si vuole qualificare sempre più come territorio accogliente ed attrattivo per le famiglie e per i soggetti che interagiscono con esse, capace di offrire servizi ed opportunità rispondenti alle aspettative delle famiglie, operando in una logica di distretto famiglia. Gli strumenti per realizzare i distretti famiglia sono gli accordi volontari di area, attraverso i quali una pluralità di soggetti condividono l’obiettivo di orientare i propri servizi e politiche sulla famiglia. Obiettivo dell’accordo di area è realizzare un percorso di certificazione territoriale familiare, al fine di accrescere, tramite il rafforzamento del sistema dei servizi e delle iniziative per la famiglia, l’attrattività territoriale, nonché sostenere lo sviluppo locale attraverso il coinvolgimento di tutte le organizzazioni interessate.
Ad oggi in Trentino sono stati attivati formalmente tre distretti famiglia, Val Rendena, Val di Non e Val di Fiemme, ma molti altri territori hanno manifestato grande sensibilità su queste finalità. Nei prossimi giorni, infatti, verrà approvato il distretto famiglia Val di Sole. Inoltre sono undici, attualmente, i Comuni trentini che hanno conseguito il marchio "Family in Trentino" e altri venti hanno espresso l'interesse a ottenere questa certificazione familiare.
Secondo il documento condiviso oggi dalla Giunta, ai Comuni che volontariamente hanno aderito / aderiranno a questo standard, la Provincia riconosce agevolazioni sui trasferimenti della finanza locale per spese in conto capitale. Anche alle Comunità di Valle che volontariamente hanno messo / metteranno in campo processi virtuosi per realizzare Distretti famiglia, la Provincia riconoscerà agevolazioni.

Data di pubblicazione
04/07/2011
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Pubblicato il: Lunedì, 04 Luglio 2011 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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