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Reddito di garanzia, sanzionato chi dichiara il falso

La Provincia vara la stratta sugli aiuti. Interruzione di 4 mesi tra la prima e la seconda domanda e di 12 mesi dopo il terzo rinnovo. Aiuto sospeso per 36 mesi nel caso di dichiarazioni false.

Interruzione di 4 mesi tra la prima e la seconda domanda e di 12 mesi dopo il terzo rinnovo. Aiuto sospeso per 36 mesi nel caso di dichiarazioni false e un patto di servizio con l’Agenzia del lavoro che svincola il beneficiario ad accettare qualsiasi proposta di impiego. Ecco la stretta sul reddito di garanzia proposta dalla Provincia e presentata ieri al Consiglio delle autonomie dalla dirigente del Dipartimento lavoro e welfare Livia Ferrario. Il reddito di garanzia è stato introdotto in Trentino nel 2009 per sostenere chi si trova sotto il limite dei 6.500 euro. <<L’obiettivo delle modifiche – spiega Livia Ferrario – è superare la logica dell’assistenzialismo, rendendo questo strumento una misura che aiuta le persone a reinserirsi nel mercato del lavoro>>. Di qui la decisione di vincolare il sostegno a un patto di servizio con l’Agenzia del lavoro, che dovrebbe aiutare il beneficiario a trovare un’occupazione, e di ridurre l’assegno in caso di prolungata inattività, proposte giudicate favorevolmente anche dai sindacati (che però chiedono di potenziare l’Agenzia del lavoro). Cgil, Cisl e Uil giudicano però eccessivo il blocco di 24 mesi in caso di mancato rispetto del patto di 36 mesi in caso di dichiarazione false. Se oggi il reddito di garanzia arriva a coprire 16 mesi su un arco temporale di due anni, con le modifiche si scenderebbe a 16 su 32.

Data di pubblicazione
16/04/2012
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Pubblicato il: Lunedì, 16 Aprile 2012 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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