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Rossi: la famiglia è un valore su cui investire per il futuro

Incontro pubblico a Pozza di Fassa con l'assessore provinciale alla salute a sostegno della nuova legge sulla famiglia.

A pochi mesi dall'approvazione della nuova legge provinciale sul benessere familiare e lo sviluppo della natalità, l’assessore provinciale alla salute, Ugo Rossi, ha incontrato a Pozza di Fassa, la cittadinanza per presentare e discutere le novità a sostegno della famiglia. L’incontro è stato organizzato dalla Comunità della Valle di Fassa, la Provincia Autonoma di Trento e il Forum delle Associazioni per la famiglia del Trentino. “Grazie alla nuova legge - ha spiegato l’assessore - la Provincia metterà in campo strumenti, quali finanziamenti pubblici, servizi socio-educativi, servizi informativi, promozione della sussidiarietà, strumenti gestionali, per sostenere i progetti di vita delle famiglie e qualificare il Trentino come territorio amico della famiglia”. Accanto a lui sedevano Cristina Donei, procuradora del Comun General de Fascia; Luciano Malfer, dirigente Agenzia provinciale per la famiglia, natalità e politiche giovanili; Silvia Peraro, presidente Forum delle Associazioni familiari del Trentino.

Incontrandosi con la comunità ladina, Rossi - che in queste settimane sta girando la provincia per una serie di incontri e confronti sulla nuova legge - ha ricordato che il Trentino ha deciso di investire in termini concreti sulla famiglia, in controtendenza con quello che avviene per altri settori della pubblica amministrazione: “Politiche sanitarie, sociali e familiari avranno maggiori risorse rispetto alla precedente. e’ nei fatti che noi dimostriamo come per il Trentino il welfare è, con la nuove legge sulla famiglia, la forza per l’effettivo salto di qualità ai servizi e al sostegno delle fasce deboli della società".
L’assessore ha inoltre ricordato i "pilastri" del welfare trentino: le politiche sanitarie con la riforma socio-sanitaria, le politiche del lavoro con la delega sugli ammortizzatori sociali e le politiche di welfare a partire dal reddito di garanzia. “E’ in questo contesto che si inseriscono le specifiche politiche per la famiglia e la promozione del benessere, perché sono motivo di successo per lo sviluppo omogeneo e qualificante di un territorio. A servizi migliori corrispondono comunità più coinvolte, maggiormente coese e profondamente impegnate, appunto, nel sociale, perché del sociale sono direttamente responsabili".
Rossi ha ricordato l’impegno della giunta a garantire servizi territoriali così da mantenere il livello di qualità anche in periferia: “Abbiamo incominciato a portare in periferia, nelle valli i primi servizi al cittadino, ad esempio il call center, così da far crescere anche in professionalità e competenze le valli”
Luciano Malfer, dirigente del progetto speciale Coordinamento politiche familiari e natalità della Provincia autonoma di Trento, ha poi illustrato l'architettura complessiva delle politiche familiari così come sono promosse in Trentino: "Sono azioni concrete, produttive, sono investimenti che vengono fatti sui territori, per i territori e con i territori, perché sostenere la famiglia attraverso ad esempio gli strumenti della conciliazione famiglia-lavoro e il Distretto famiglia vuol dire in definitiva sostenere in modo armonico lo sviluppo economico dell'intero territorio provinciale".

Data di pubblicazione
26/09/2011
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Pubblicato il: Lunedì, 26 Settembre 2011 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

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