

Il Servizio Civile Universale Provinciale (SCUP) riveste una funzione formativa importantissima, per accompagnare i giovani nella transizione verso l’età adulta, con l'obiettivo più generale di contribuire alla crescita del giovane che si appresta a vivere le sfide di una nuova condizione. Se ne è parlato ieri pomeriggio al Vigilianum, in occasione dell'incontro del Festival della Famiglia dal titolo "Il servizio civile per diventare adulti", dove è stata portata non solo l'esperienza trentina, ma anche quella di altre due realtà, la Lombardia e l'Emilia Romagna.
A guidare l'appuntamento il direttore dell'Ufficio servizio civile dell'Agenzia per la coesione sociale Giampiero Girardi, che ha introdotto gli interventi dei relatori: Giacomo Pisani, ricercatore Euricse, autore di uno studio sul servizio civile trentino con un focus sull'apprendimento delle competenze; Stefania Fabbri, del servizio civile regionale della Regione Emilia Romagna e Sergio Silvotti, portavoce del Forum Terzo Settore della Lombardia
Presente anche Renza Pecoraro, direttore dell'Ufficio di supporto amministrativo e contabile e gestione interventi economici dell'Agenzia per la coesione sociale, che ha illustrato la misura adottata dalla Provincia autonoma di Trento della dote finanziaria, pensata per contribuire ad incoraggiare la costituzione di giovani nuclei familiari.
Il servizio civile, come ha approfondito Pisani, ha mutato il suo significato iniziale, legato ad un principio di difesa della patria, declinandosi in altre dimensioni, come quella formativa e di crescita della persona. Il suo valore oggi va messo in relazione con le sfide che i giovani vivono nel passaggio verso l'età adulta, in particolare nel momento dell'inserimento nel mondo del lavoro. La dimensione in cui si colloca quindi è soprattutto quella formativa, ma non intesa al pari di uno stage o di un tirocinio, bensì come uno strumento centrato in una abilitazione al lavoro intesa come fattore di coesione, mediando tra i due poli della sua funzione sociale e quella professionalizzante. I giovani in ogni caso devono sapersi rendere protagonisti di questa scelta, in modo che possano essere decisori consapevoli e non succubi del loro presente e del loro futuro. Fotoservizio a cura dell'ufficio stampa |