

Vorrei riflettere con voi su un fenomeno “tutto italiano” che ci riguarda da vicino: accompagnare i bambini a scuola.
Secondo un’indagine promossa dal Policy Studies Institute di Londra su 15 Paesi del mondo, tra cui Italia e Germania, emerge che l’autonomia di spostamento dei bambini italiani nell’andare a scuola è passata dall’11% nel 2002 al 7% nel 2010. Per fornire un metro di paragone l’autonomia dei bimbi inglesi è al 41% e quella dei tedeschi al 40%.
Aldilà dei dati, che trovate a questo link http://www.cnr.it/cnr/news/CnrNews?IDn=2623 , quello su cui mi preme riflettere sono le motivazioni di questa abitudine, chiaramente psicologiche.
Certo mi si potrebbe obiettare che le nostre strade sono meno sicure di quelle inglesi o tedesche, e potrei anche essere d’accordo per alcuni versi. Converrete con me però sul cambiamento di abitudini dei nostri genitori rispetto a quello dei genitori di oggi.
Perché questo accade?
Sicuramente per cambiamenti di tipo socio-culturale. Il bombardamento di notizie, spesso negative, ci porta ad essere più diffidenti nel lasciare che i nostri figli esplorino il mondo ma forse ci può essere dell’altro…
A volte vedo che i genitori, anche per piccoli tratti, anche se il bambino è abbastanza grandicello, si premurano non solo di accompagnarlo a scuola ma sin all’interno della classe magari sistemandogli anche lo zainetto sulla sedia. Mi sono chiesta, ce n’è sempre un reale bisogno? E, soprattutto, comportamenti così non ostacolano la conquista dell’autonomia che tanto desideriamo per i nostri figli?
In quel caso ci sono motivazioni personali che intervengono che possono avere a che fare ad esempio con gli stili educativi ricevuti o con tante altre motivazioni.
Se da un lato quindi potrei anche essere d’accordo sul timore di essere diffidenti per strada, dall’altro sono convinta che ogni giorno attraverso piccoli gesti e atteggiamenti possiamo responsabilizzare i nostri bambini: dall’apparecchiare la tavola al sapere da solo quando spegnere la tv per iniziare i compiti, dallo scegliere come vestirsi o quale sport fare.
Ovviamente la conquista dell’autonomia, anzi delle autonomie (personale, operativa, intellettiva, psicologica, affettiva, morale) va vista in relazione ad ogni bambino, alle sue reali capacità e possibilità.
In ogni caso, incoraggiando i bambini a essere più autonomi, laddove sia possibile, potremo far in modo che instaurino più facilmente relazioni positive, maggiore fiducia in sé stessi e negli altri in modo che siano felici nell’esplorare, liberi di crescere.
Fonte: https://www.socialmamma.it/scuola-figli-genitori/ti-accompagno-io-a-scuola
Articolo della d.ssa Valeria Minervini.