Tutto quello che avresti voluto sapere sull’IMU
L’avvento del nuovo anno segna anche il debutto di una nuova imposta, l’imu, anticipata appunto al 2012 per effetto della manovra varata dal presidente del Consiglio Monti poche settimane fa. L’imposta viene spesso vista come una sorta di nuova Ici, ma l’Imu ha determinate caratteristiche che la differenziano dalla vecchia imposta sugli immobili, sebbene sia innegabile la presenza di diverse somiglianze. Vediamo allora nel dettaglio quali sono le differenze tra i due tributi in modo da non commettere errori all’atto del versamento.
IMU ABITAZIONE PRINCIPALE: L’ICI SULLA PRIMA CASA NON ERA DOVUTA
La nuova Imu prevede, a differenza dell’ultima versione Ici, il pagamento dell’imposta anche in relazione alla proprietà dell’abitazione principale. L’imposta per l’abitazione principale è dovuta nella misura dello 0,4 per cento sulla base imponibile. Inoltre viene concessa ai Comuni la facoltà di aumentare o diminuire l’aliquota di uno 0,2 per cento.
IMU DETRAZIONI: LE AGEVOLAZIONI PREVISTE
Viene riconosciuta una ulteriore detrazione ( la prima ammonta a 200 euro e riguarda indistintamente tutti i proprietari di prime case) ai possessori dell’abitazione principale pari a 50 euro per ogni figlio sotto i 26 anni che vive in famiglia. Il tetto massimo di tale detrazione sarà di 400 euro da aggiungere ai 200 euro riconosciuti a tutti i contribuenti che hanno i previsti requisiti. Per ora tale detrazione ai fini familiari viene riconosciuta sia per il 2012 che per il 2013, ma nulla è stato deciso per il 2014. (Imu prima casa: calcolo base imponibile e detrazioni figli). L’imu oltre a sostituire l’ici sostituisce anche l’irpef e le addizionali sugli immobili non locati diversi dalla prima casa.
IMU BASE IMPONIBILE: COME SI EFFETTUA IL CALCOLO
Il valore da tenere conto per il calcolo dell’imu dovuta viene ottenuta attraverso la rivalutazione della rendita catastale. Dopo per calcolare il valore dell’immobile alla rendita rivalutata occorre applicare alcuni moltiplicatori. A variare sono proprio questi moltiplicatori visto che se prima la rendita era moltiplicata per 100 adesso occorre moltiplicarla per 160, mentre per gli uffici prima il moltiplicatore era pari a 50 mentre adesso è pari a 100.
ALIQUOTE IMU DIVERSE DA ALIQUOTE ICI
Anche le aliquote sono diverse passando dall’ici all’imu. In passato per l’abitazione principale per l’ici l’aliquota applicata era compresa tra il 4 ed il 7 per mille, mentre ora è fissata al 4 per mille con possibilità di modifica entro certi limiti da parte del Comune. Sugli immobili invece occorrerà applicare lo 0,76 per cento con la possibilità di variarla di uno 0,3 per cento in più o in meno. (Imu prima casa: calcolo base imponibile e detrazioni figli)
IMU: POTERE REGOLAMENTARE AI COMUNI
Sebbene sia per l’ici che per l’imu vi è la possibilità di rimodulare, entro certi limiti, alcuni punti dei tributi, vi sono anche qui delle novità. In particolare per l’ici era espressamente previsto che l’imposta non era dovuta per gli immobili inagibili e per i fabbricati realizzati per la vendita e non venduti dalle imprese che hanno per oggetto esclusivo o prevalente l’attività di vendita di immobili. Per l’imu tale espresso riferimento normativo non viene previsto, e dovranno essere i Comuni a prevedere tale tipo particolare di esenzione.
CHI INCASSA L’IMU?
Per quanto riguarda l’ici l’incasso era destinato interamente alle casse comunali, mentre per l’imu non è così. Infatti vi sarà una compartecipazione dello stato all’Imu che varia a seconda che l’imposta riguardi l’abitazione principale o meno.
IMU FABBRICATI ESTERI E FABBRICATI RURALI
Mentre ai fini ici i fabbricati rurali non scontavano imposta per l’imu tali tipi di immobili sono assoggettati ad imposta. Infatti i fabbricati rurali scontano un’aliquota dello 0,2 per cento se fabbricati ad uso strumentale o un’aliquota dello 0,1 per cento se fabbricati ad uso abitativo. Naturalmente in quest’ultimo caso se l’immobile è anche residenza principale verranno applicate le detrazioni previste.
Per quanto riguarda gli immobili esteri la novità riguarda il fatto che questi ultimi saranno assoggettati ad imposta, a differenza dell’ici. Occorrerà infatti pagare un’aliquota dello 0,76 per cento sul valore ( che può essere il costo o il valore di mercato qualora il primo fosse assente) dell’immobile.
SCADENZA PAGAMENTO IMU
Per l’ici le scadenze erano il 16 giugno per il pagamento dell’acconto ed il 16 dicembre per il pagamento del saldo. L’imu prevede, in base ai decreti federalisti, invece 4 scadenze distanziate di circa tre mesi per il pagamento del dovuto.
Come calcolare l’IMU? Un esempio online
Il calcolo IMU è basato sulla rendita catastale dell’abitazione, il valore è indicato nell’atto di compravendita e sui valori di estimo catastale dell’immobile indicato sul rogito. La rendita catastale non va confusa con il valore catastale dell’immobile. La rendita catastale è anche indicata nelladichiarazione dei redditi annuale del contribuente. Può, inoltre, essere reperita sull’Agenzia del Territorio ( link ) inserendo gli estremi dell’immobile e il codice fiscale del proprietario. Se il valore della rendita catastale è espressa in lire, va convertita in euro dividendo la cifra per 1936,27. La rendita catastale deve essere poi rivalutata del 5%. Occorre ricordare che la rendita catastale indicata nella dichiarazione dei redditi incorpora già il 5% di aumento. La formula per il calcolo dell’IMU è la seguente:
A partire dalla rendita catastale rivalutata si deve applicare il moltiplicatore di riferimento per calcolare il valore catastaledell’immobile. Il valore catastale è la base imponibile dell’imposta municipale (IMU). Nel 2011 sulla base della classificazione dell’immobile sono previsti i seguenti moltiplicatori IMU:
•160 = moltiplicatore utilizzato per i fabbricati della classe A, fatta eccezione per la categoria A/10, e la classe C2, C6 e C7.
•140 = moltiplicatore utilizzato per i fabbricati classificati come B, C3, C4, C5.
•80 = moltiplicatore utilizzato per i fabbricati classificati come D/5 (moltiplicatore aggiunto in Parlamento in fase di conversione in legge del decreto).
•80 = moltiplicatore utilizzato per gli immobili classificati come A10.
•60 = moltiplicatore utilizzato per gli immobili classificati come D ad eccezione dei fabbricati classificati nella categoria catastale D/5 (modifica del Parlamento in fase di conversione in legge del decreto).
•55 = moltiplicatore utilizzato per gli immobili classificati come C1.
Per il calcolo dell’imposta IMU deve essere applicata l’aliquota di riferimento IMU decisa dal proprio Comune. Nel 2012 le aliquote IMU di base sono le seguenti:
•0,75-0,76% come aliquota ordinaria
•0,4% in caso di abitazione principale ( aliquota ridotta pari al 4 per mille )
I Comuni hanno facoltà di variare l’aliquota ordinaria di +/- 0,3 punti percentuali e quella ridotta di +/- 0,2 punti percentuali. Al calcolo della imposta IMU può essere, infine, applicata la detrazione per la prima casa pari a 200 euro. Il calcolo consente di ottenere l’impostaIMU indicativa che il proprietario dovrà pagare al fisco. E’ inoltre possibile detrarre 50 euro per ogni figlio con meno di 26 anni residente nell’immobile fino ad una detrazione massima di 600 euro (200 euro prima abitazione + 400 euro detrazione figli). Per il calcolo effettivo fare sempre riferimento alle indicazioni di calcolo IMU del Comune ove è ubicato l’immobile.