Vai menu di sezione

Zevio. Il concorso d’idee del Comune punta all’integrazione e a relazioni di auto-aiuto

Il Comune del Veronese ha il marchio Family assegnato dalla Provincia di Trento. Otto progetti di auto-aiuto per le famiglie.

Otto progetti finalizzati dal Comune di Zevio, con 1.250 euro ciascuno, per promuovere iniziative di cittadinanza attiva e relazioni di auto-aiuto nell’ambito del concorso di idee varato dall’assessore Maria Luisa Tezza per favorire il protagonismo delle famiglie. Uno di questi, referente Patrizia Rinaldi, punta a promuovere lo scambio intergenerazionale e l’integrazione sociale di famiglie di diversa etnia. L’obiettivo è di superare le difficoltà che incontrano le immigrate nella gestione della vita quotidiana, a partire dalla scuola d’infanzia. Le donne straniere, in particolare se di religione musulmana, non sembrano avere grandi occasioni di scambi, per cui faticano a parlare l’italiano e ad aiutare i figli nello svolgimento dei compiti. Alcuni hanno difficoltà a comprendere un semplice avviso scolastico.
Già l’anno scorso gli insegnanti della materna del capoluogo, tra cui la Rinaldi, avviarono la traduzione degli avvisi in arabo, rumeno, inglese e in albanese. Il passo non è però bastato a colmare il desiderio di autonomia delle mamme straniere. Così il gruppo di quattro famiglie attivatore del progetto <<Un ponte tra due mondi>> ha pensato di incrementare conoscenze e autonomie accomunando donne italiane e straniere in attività di lettura, a partire da ricette mediche, documenti e avvisi.
Con <<Family trip>>, il gruppo capeggiato da Paola Tonoli punta invece di favorire lo stare insieme tra genitori e figli di più famiglie con gite e spettacoli: al museo <<Mart>> d’arte moderna di Rovereto, ai parchi Sigurtà, Natura viva e Gardaland, a Venezia, al teatro Filippini. Un altro progetto, referente Stefania Andreetta, è rivolto a raccogliere fondi per la materna del capoluogo attraverso oggetti costruiti da famiglie. Il contributo al quartiere Camaldolesa, impegnato nel favorire la convivenza tra residenti, andrà all’acquisto di un tagliaerba per il verde pubblico. Il gruppo di famiglie che fa capo Patrizia Bellini, invece, darà vita a un coro di bambini. Le famiglie guidate da Monica Conti organizzeranno pranzi e cene secondo ricette della tradizione veronese, ma anche di diversi Paesi. Il gruppo di Portoncello, coordinato da Barbara Passarin, opererà per l’integrazione tra giovani e anziani, puntando su ricorrenza della Liberazione, giochi antichi, Santa Lucia, la posa di due panchine intorno al capitello. Al recupero scolastico guarda infine che fa riferimento al magrebino Mohammed El Assri. Previste, su otto ore settimanali, attività come studio assistito, aiuto nei compiti a casa e rinforzo motivazionale.
L’assessore Tezza, delega Anci della Famiglia, è entusiasta: <<Con soli diecimila abbiamo dato il via a una rete informale di famiglie che è una ricchezza per il territorio.
C’è bisogno di lavorare con entusiasmo nel calare politiche a sostegno della famiglia nei settori, ad esempio, dell’urbanistica, dei servizi sociali, delle tasse, delle pari opportunità>>.

Fonte: l'Arena.

Data di pubblicazione
29/03/2012
torna all'inizio del contenuto
Pubblicato il: Giovedì, 29 Marzo 2012 - Ultima modifica: Giovedì, 08 Marzo 2018

Valuta questo sito

torna all'inizio del contenuto